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Emergenza neve e sisma, Di Pangrazio: «La pazienza dei sindaci è finita». Da domani si fa squadra

Più semplifiazione per una maggiore velocità di azione. I lacci e i lacciuoli messi dalla burocrazia, quasi una ‘stratega’ a parte spesse volte, fa ghacciare la celerità della prosecuzione di molte questioni prioritarie. L’esempio lampante è stato dato dalle ultime emergenze sostenute dai vari Comuni abruzzesi. «La pazienza dei sindaci abruzzesi ha i giorni contati – dichiara il primo cittadino di Avezzano e vice presidente dell’ANCI Abruzzo, Giovanni Di Pangrazio – domani, venerdì 27 gennaio dalle ore 10 nella sala consiliare della Provincia di Teramo, i sindaci d’Abruzzo si uniranno per fare insieme il punto della situazione e mettere in campo iniziative concrete che corrispondano ad azioni incisive. Oltre allo stato di calamità già chiesto come ANCI Abruzzo, faremo squadra per ribattere sull’importanza delle deroghe e della semplificazione amministrativa necessarie per fare degli interventi sul patrimonio scolastico e pubblico, che fa capo alle amministrazioni comunali e che puntualmente si trovano tra la morsa dei tagli agli enti locali, le preoccupazioni comprensibili dei cittadini e le sanzioni previsti da una normativa rigida, soprattutto in un contesto d’emergenza».

«Partecipare domani all’incontro dell’Anci Abruzzo a Teramo è più che mai importante, – continua il sindaco – per questo ho inviato una nota a tutti i sindaci della Marsica, (riallacciandomi alle dichiarazioni del presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, che denuncia le grandi difficoltà del ruolo dei sindaci in questa fase straordinaria), ai quali ho chiesto eventuali proposte e suggerimenti su procedure di snellimento amministrativo. Domani la voce della Marsica si unirà a quella dell’intero Abruzzo per chiedere al Governo centrale e alla Protezione civile l’attenzione che merita la nostra terra ferita. In particolare, all’Esecutivo chiederemo anche la deroga al limite minimo dei giorni, stabiliti dalla normativa, per la validità dell’anno scolastico in virtù dei numerosi giorni di chiusura delle scuole, sia a causa della neve che del sisma – conclude – dalla Protezione Civile, poi, pretenderemo delle risposte concrete sulle innumerevoli problematiche degli edifici scolastici».

Foto di: Terre Marsicane

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