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Eletti in Regione, c’è chi dice No: “Un errore macroscopico e incredibile, ricorreremo al Tar”

“Sento l’obbligo morale, nei confronti dei tantissimi amici che hanno voluto esprimere una preferenza nei miei confronti in occasione delle ultime elezioni regionali, di esprimere qualche considerazione. La prima è la più importante: Grazie di cuore!”. Così si esprime, in una nota diramata alla stampa, Emilio Iampieri, candidato per Forza Italia come consigliere regionale alle ultime elezioni abruzzesi amministrative, alla fine non risultato eletto.
“La seconda – continua Iampieri – è che non un solo voto, tra quelli espressi nei miei confronti e degli amici candidati di Forza Italia, verrà sprecato perché, e ne sono convintissimo, i voti riportati dalla lista nella Provincia dell’Aquila sono sufficienti per eleggere un rappresentante in Consiglio Regionale. La composizione che è stata decretata dalla Commissione elettorale, difatti, è il solo frutto di una non corretta esecuzione dei vari calcoli che portano a definire gli eletti; sbagliati i calcoli, sbagliati gli eletti”, dice a chiare lettere.
“L’errore, macroscopico e incredibile, si verifica all’ultimo passaggio quando, invece di utilizzare i resti per ciascuna lista ai sensi del calcolo effettuato al punto immediatamente precedente (è scritto nella legge: “resti da calcolarsi ai sensi del punto a” che è appunto il passaggio precedente), viene utilizzato un dato numerico corrispondente ai voti di ogni lista. Un errore determinato dal vademecum che ha utilizzato la commissione elettorale che, proprio sulla pagina finale, riporta il testo della legge in maniera sbagliata senza la decisiva dicitura “ai sensi del punto a” inducendo all’errore che poi porta a determinare gli eletti in maniera sbagliata”.
“Ricorreremo senza dubbio al TAR, certissimi che ci darà ragione. Come ragione ci è stata data dai più illustri esperti in materia della nostra nazione consultati in questi giorni, nessuno dei quali pone il minimo dubbio sulla certezza della mia elezione, ai sensi della legge vigente. Resta il rammarico per il danno che non tanto io, ma quanto il territorio della provincia dell’Aquila e della Marsica in particolare, dovrà sopportare in questa prima fase.
Fortunatamente i tempi per il ricorso alla giustizia amministrativa sono brevissimi e, presumibilmente tra meno di tre mesi, la verità elettorale sarà ristabilita”, questa la conclusione.
Fonte: Staff
 
Foto di: Abruzzo24Ore

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