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Dpcm: cinema e teatri ancora chiusi

E' un pianto. E l'Italia della cultura soffre ancora, così come quella dello sport. Il Governo promette che entro due settimane tutto tornerà in zona gialla. Le messe del 24 dicembre saranno svolte in un orario che permetterà ai fedeli di rincasare prima del coprifuoco, che è fissato alle ore 22.

L’Italia del lavoro soffre. Così come quella della cultura, dello sport, del turismo. L’ultimo DPCM del Premier è molto rigido e non lascia spazio a manovre. I cinema e i teatri continuano a subire il peso del lockdown, che li terrà chiusi per tutto il periodo di festività. Sospese tutte le crociere dal 21 alla befana.

Anche il mondo dei viaggi va in “quarantena” per 14 giorni, se si dovesse rientrare in Italia dai paesi esteri. Si salvano le funzioni religiose del Natale, come da tradizione. Per la messa di mezzanotte, però, quella classica del 24 di dicembre, cambierà l’orario: verrà celebrata in tempo per permettere ai fedeli di tornare a casa prima del coprifuoco.
Verranno anzi celebrate più messe a Natale, in modo da contingentare la presenza delle persone in Chiesa ed evitare, così, assembramenti.

Nel mondo dello sport, ancora stop forzato: fino al 15 di gennaio, si potranno disputare solo incontri e gare di “alto livello”. Resta, però, permessa l’attività sportiva e motoria individuale, con il rispetto perentorio della distanza interpersonale.

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