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Dopo 40 anni, torna la lontra nel Parco d’Abruzzo: accertata presenza insieme a nuova stazione del gambero di fiume

Buone notizie dal Parco per la conservazione di due delle specie considerate dalla Direttiva Habitat come prioritarie. Nei giorni scorsi, infatti, grazie alle attività di monitoraggio autorizzate dall’Ente Parco, è arrivata la notizia della presenza di gambero di fiume lungo il corso del fiume Sangro.

La specie, molto rara è stata segnalata in una località diversa da quella, nota da tempo, nella Piana di Opi. Ma le novità non sono finite qui: la notizia forse più importante è la presenza della Lontra lungo il fiume all’interno del territorio del Parco. La lontra, come noto, è un mammifero carnivoro semiacquatico (7-12 kg di peso, con una lunghezza di 57-95 cm) con corpo allungato, pelliccia scura sul dorso, bianco-nocciola sul ventre, piedi palmati, coda larga e schiacciata in punta. Molto rara e minacciata, legata ai corsi d’acqua (fiumi, torrenti, aree umide) dove caccia pesci, ma anche piccoli uccelli e anfibi; presente in Italia con piccole popolazioni. Ha ricolonizzato negli ultimi dieci anni il fiume Sangro, dove la sua presenza era nota a valle della Foce di Barrea.

La diga di Barrea sembrava costituire una barriera invalicabile per la specie viste le sue dimensioni e la collocazione in corrispondenza dell’imbocco della Foce dove le pareti verticali della gola stessa si reputavano un ostacolo difficile da superare. Sono stati dei ricercatori a notare gli escrementi (inconfondibili) in un tratto del fiume sangro, prima del lago di Barrea.

Fonte: Asipress

Foto di: Parco Nazionale dell’Abruzzo 

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