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Disfatta Plus Ultra alla prima domenica invernale di ritorno: finisce 4-1 contro il Valle Aterno Fossa

Una partita dai contorni segnati? Non nel mondo di Prima Categoria, affatto. Non nel Girone A, soprattutto, dove la carta, alla fine, è straccia e dove, a volte, la palla tonda ricorda, davanti a tante storie e a tanti ragionamenti che possono essere incasellati l’uno nell’altro, che comanda lei. Eppure, a seguito di tante giocate vinte, una palla persa, in fondo, che sarà mai? Questo sarebbe un po’ l’occhio della filosofia da adottare in questo caso – una filosofia, di certo, serafica – ma ride bene chi ride ultimo; per questo il team manager della squadra di calcio di indole e origine trasaccana, Cristian Di Salvatore, non prende alla leggera la sconfitta di questa domenica di gennaio. «Una partita iniziata male – racconta – e finita anche peggio, però, ammetto, che ci può stare dopo tante domeniche vittoriose. Diciamo che può essere anche calcolabile una battuta di arresto, anche se, alla fine, è il modo in cui si perde che, a mio avviso, fa riflettere. Non eravamo la solita squadra della solita domenica calcistica. Mi devo esprimere in una dichiarazione? – dice – Non hanno vinto loro, ma abbiamo perso noi, questo è quanto». Una partita fuori casa, questa 18esima, la prima gara giocata del filone del ritorno di questo Campionato, che odora di riflessione e che profuma anche di presa di coscienza, avvenuta allo Stadio Giorgio e Dino di Fossa, nell’Aquilano.

50399584_598111583984868_5913506054842351616_n«Abbiamo avuto anche parecchi infortuni durante il riscaldamento, – narra Di Salvatore – ma, di certo, questa non è una giustificazione. L’ho detto già più volte – afferma – noi siamo padroni del nostro destino e se va male qualcosa o un ingranaggio non si muove a dovere, la colpa è solo nostra. Una giornata No, in fin dei conti». Risultato, in realtà, divenuto già praticamente definitivo alla fine del Primo Tempo: quando, cioè, sono arrivate le reti avversarie contro la corazzata rossoblù al 13esimo minuto, al 25esimo e, poi, al 35esimo. Dopo i tre gol vittoriosi della Valle Aterno Fossa, è arrivata la prima sfera insaccata nella rete avversaria rispetto alla Plus Ultra, ma con un autogol, al 38esimo minuto. A nulla, però è servito il ‘controgioco’. Al 43esimo della prima tranche di gioco, di fatti, è giunto il suono di tromba definitivo da parte della compagine aquilana con la messa a segno del quarto gol. Durante tutto il Secondo Tempo della partita, il risultato parziale si è mantenuto integro, non permettendo altri mutamenti.

La Plus Ultra è entrata in campo, nei secondi 45 minuti di gioco, con un’altra testa, con un altro approccio, con un altro colpo di tacco, ma un 4-1 è arduo da capovolgere, anche per la squadra più volenterosa. «Infortuni vari, un arbitraggio abbastanza discutibile e la mancanza di sportività da parte della squadra che ci ha ospitato, sono stati dettagli di non poco conto e non giustificazioni che hanno segnato in negativo la giornata di oggi», avverte Di Salvatore. Un bel segno meno, quindi, dinanzi alla gara di questa domenica d’inverno, sottolineata da una sconfitta a seguito di un bel tour di gare vinte, col segno + in pagella. «Spero sia una sconfitta che, almeno, ci faccia bene – aggiunge il team manager – dobbiamo trovare qualcosa di positivo anche in domeniche del calcio come questa, vissute fuori casa. Dobbiamo tornare con i piedi per terra».

Parla in maniera trasparente, chiara e nitida, nonché tranquilla il team manager della compagine a tinte rosse e blu, che dichiara: «Dobbiamo ricordarci chi siamo e non solo quello che stiamo facendo. La squadra avversaria aquilana l’ho trovata più agguerrita di noi, anche se, a livello tecnico, io mi sento ancora una volta di poter affermare la nostra supremazia che, forse, oggi non si è vista bene. Hanno buone individualità loro, questo sì. Alla fine, la regola del campo, però, non sbaglia mai», conclude Cristian Di Salvatore. «Una gara, lo ammetto, affatto presa sottogamba, ma gli infortuni subiti e tre giocatori rimasti in panchina ci hanno fatto penare non poco. E’ una giornata no, in fondo, e ci può anche stare, ma non deve diventare mai l’abitudine». Arrivederci, perciò, al prossimo match di Campionato, quando si giocherà, in casa, tra le mura fraterne dello Stadio comunale di Trasacco, contro il San Francesco Calcio. «Arrivati a questo punto – sottolinea, a margine della gara, Di Salvatore – dipende tutto dalla settimana entrante. Dobbiamo parlare, confrontarci e capire cosa è andato male e cosa bene. Uscirne, insomma, a testa alta, sempre e comunque, anche tra di noi, anche, cioè, quando brucia il sangue nelle vene per una disfatta. Non è un periodo no, ma una semplice partita andata male. Ci rifaremo».

Notizia a cura dell’addetta stampa Plus Ultra, Mersia Angelini 

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