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Destra boccia risoluzione su scioglimento FN

Centrosinistra: "Segno che certe forze politiche ancora non fanno i conti con la storia"

“La Regione Abruzzo faccia sentire e vedere la sua presenza alla manifestazione nazionale unitaria “Contro i fascismi” promossa per sabato 16 ottobre a Roma da CGIL-CISL-UIL perché dagli abruzzesi arrivi forte e convinta la condanna del fascismo e della violenza squadrista adoperata contro la sede della CGIL”.

Così il centrosinistra in Consiglio regionale ha chiesto con due Risoluzioni – presentate oggi dal Consigliere Pierpaolo Pietrucci e sottoscritte dai consiglieri dei gruppi PD, Legnini Presidente, Abruzzo in Comune – di impegnare l’Esecutivo chiedendo lo scioglimento di Forza Nuova.

“Anche l’Abruzzo, attraverso il suo massimo organo rappresentativo, metta in atto ogni azione utile a favorire a tutti i livelli la piena attuazione della XII Disposizione della Costituzione che vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista, unendosi al coro di voci che chiedono l’immediato scioglimento di Forza Nuova – hanno incalzato i consiglieri Paolucci, Di Benedetto, Pepe, Blasioli, Pietrucci e Mariani.

“Bisogna avere coraggio di abbandonare ideologie violente che nulla hanno a che fare con il presente e con il progresso, bisogna farlo in modo convinto, applicando le leggi Scelba e Mancino che puniscono ogni forma di fascismo e di razzismo. La lezione della storia sia il riferimento più grande in questo momento, perché anche le nostre Istituzioni collaborino con le autorità competenti affinché sia vietata nelle competizioni elettorali la presentazione di liste direttamente o indirettamente legate a organizzazioni, associazioni o partiti che si richiamino al fascismo o al nazismo. Bisogna farlo chiaramente, per dare un segnale di civiltà, soprattutto ai giovani, perché della nostra Costituzione siamo portatori tutti e perché chi riveste le cariche pubbliche previste dal nostro ordinamento costituzionale, non può avere incertezze nel contrastare ideologie nazifasciste che non ci fanno onore e che l’Italia non merita. I fatti di Roma ci impegnano tutti a condannare il fascismo e a fare della politica il luogo nobile del confronto e non dello scontro”.

“Queste posizioni limpide e coerenti col dettato costituzionale sono state respinte dalla destra che ha dimostrato una vergognosa e umiliante subalternità politica e culturale approvando una anonima, inutile e generica mozione. Gli abruzzesi sono migliori di questa misera classe dirigente e sapranno dimostrare di voler difendere e rappresentare i valori democratici meglio di quanto ne siano capace Marsilio e i suoi“.

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