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Dal 1 gennaio scomparse più di 17mila persone

All'attività di ricerca degli scomparsi si aggiunge l'impegno per prevenire il fenomeno. Nel 67% dei casi, si tratta di minori.

Dal 1° gennaio al 30 novembre 2021 risultano 17.650 le denunce di scomparsa, 8.767 delle quali riguardano persone che sono state ritrovate, mentre quelle ancora da ritrovare sono 8.883.

Per quanto riguarda le motivazioni della scomparsa, nell’81,62% dei casi, secondo quanto emerge dalle denunce alle Forze di polizia, si tratta di allontanamento volontario, percentuale che corrisponde in numeri assoluti a 14.406 casi di scomparsa, 9.656 dei quali riguardano minorenni, prevalentemente stranieri (6.960).

Sono i dati di carattere generale contenuti nella XXVI relazione del Commissario straordinario del governo per le persone scomparse, consultabile online, che offre come di consueto anche dati di raffronto relativi ai periodi 1° gennaio 2007 (anno di istituzione dell’ufficio del Commissario straordinario) – 30 novembre 2021 e 1° gennaio 1974 – 30 novembre 2021.

Il confronto dei dati dal 1 gennaio al 30 novembre 2021 con quelli riferiti allo stesso periodo temporale degli anni 2020 e 2019 evidenzia che il periodo di riferimento è fortemente caratterizzato dall’emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covid-19, come emerge dai dati di dettaglio e dalle tabelle contenute nella relazione, consultabile online.

Per quanto riguarda le motivazioni della scomparsa, nell’81,62% dei casi, secondo quanto emerge dalle denunce alle Forze di polizia, si tratta di allontanamento volontario, percentuale che corrisponde a 14.406 casi di scomparsa.

In questo quadro generale, sul piano dell’intervento e delle attività di ricerca, si consolida il ruolo delle prefetture non solo come organi di coordinamento delle ricerche sui territori, e di raccordo con il Commissario straordinario, ma come punto di riferimento per le comunità oltre che per i familiari delle persone scomparse, sia come simboli concreti di presenza dello Stato che come snodo operativo delle attività per il ritrovamento.

Importante anche il ruolo della Consulta nazionale per le persone scomparse istituita nel maggio 2019 come organismo per la collaborazione con le associazioni, che anche in quest’anno ancora condizionato dalla pandemia ha continuato a operare in videoconferenza offrendo un contributo di conoscenza su un fenomeno che non riguarda solo individui e famiglie, ma è problema drammatico per tutta la collettività.

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