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Covid, Verì: “Pericolo non ancora scampato”

L'assessore alla Sanità traccia un bilancio dell'emergenza

Abruzzo, Verì: "Ipotesi 1500 casi entro fine mese"

L’Abruzzo è in linea con l’andamento nazionale dei dati sulla pandemia: lo confermerebbe il minor numero dei ricoveri in terapia intensiva, con un discostamento solo in ordine alla progressione dei positivi che, se in Abruzzo si mantiene costante, in Italia non cresce più in modo esponenziale. “Una settimana fa le cifre dei nostri ricoveri erano superiori ma questo non significa che il pericolo è scampato o che l’emergenza sia finita. Al contrario. Rispettiamo le norme. Stiamo a casa. E’ il momento di maggior concentrazione”. L’assessore alla Salute, Nicolettà Verì, traccia un bilancio sulla curva epidemica abruzzese, a ridosso delle festività pasquali, nella prospettiva della fase due. Una fase non ancora dietro l’angolo e “necessariamente post emergenza”, come spiega l’Assessore alla redazione di “Sos Coronavirus”. “Per allora, accanto al permanere del distanziamento sociale, il Governo regionale renderà obbligatorio anche l’uso delle mascherine che, nelle more, saranno state distribuite più capillarmente, in modo da consentire a tutti i cittadini, indistintamente, di potersele procurare”. La previsione dell’Assessore è che i “positivi continueranno ad aumentare fino a quando non verranno analizzati centinaia di tamponi al giorno, sarebbe auspicabile – sottolinea – in modo da individuare gli asintomatici e attuare tutti protocolli di sicurezza”. Nel quadro di una pandemia con la quale “dovremo convivere ancora per molto tempo, anche se non più in emergenza”, si deve leggere anche la necessità, pur se in un momento di diminuzione dei ricoveri, di creare strutture ospedaliere destinate al Covid 19, come quella annunciata per Pescara: “I contagi non svaniranno per magia, perciò sarà fondamentale poter disporre di strutture specializzate e dedicate, per la presa in carico in maniera adeguata ed esclusiva dei pazienti positivi”. Peraltro, come aggiunge l’Assessore Verì “per fronteggiare l’emergenza siamo stati costretti a limitare i ricoveri dei pazienti con altre patologie ma è ovvio ed urgente rispristinare tutti i ricoveri e i servizi assistenziali”.

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