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Covid: a gennaio studenti tornano sui banchi

Ministro Azzolina: "Gli studenti delle secondarie potranno tornare a scuola". Upi: "Positiva intesa sul rientro al 50%"

“La scuola superiore riapre il 7 gennaio. È un bene per tutti, senza distinzioni. Lavoriamo per assicurare le migliori condizioni possibili e per garantire sicurezza ai ragazzi e tranquillità alle loro famiglie”.

Lo dichiara il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, al termine della riunione con governo, Regioni, Province e Comuni – che si è svolta nei giorni scorsi – sulle “Linee guida per garantire il corretto svolgimento dell’anno scolastico”.

“L’intesa raggiunta ora in Conferenza Unificata sul rientro a scuola in presenza degli studenti delle superiori al 50% è il risultato positivo della collaborazione tra Governo, Regioni, Province e Comuni. Per le Province, che gestiscono le 7.500 scuole superiori è un risultato importante. Si tratta di riportare i ragazzi in classe al più presto con equilibrio, gradualità e in piena sicurezza. Grazie al Governo per avere compreso la correttezza della nostra richiesta e a Regioni e Comuni per averci sostenuti”, spiega il presidente dell’Upi Michele de Pascale al termine della Conferenza Unificata, come riportato dall’Ansa.

“Felice per l’intesa siglata con Regioni, Province, Comuni. Studentesse e studenti delle scuole secondarie finalmente potranno tornare a scuola. Ce lo avevano chiesto. È giusto che possano farlo grazie all’impegno di tutte le istituzioni coinvolte”. Lo afferma con un tweet il ministro per l’Istruzione Lucia Azzolina relativamente al ritorno nelle classi degli studenti dal 7 gennaio.

“Oggi in Conferenza Unificata abbiamo fatto un altro passo avanti su uno dei temi che più ci sta a cuore, la scuola. Abbiamo lavorato con Regioni, Anci e Upi per mettere a punto tutte le misure necessarie per far ripartire in sicurezza dal 7 gennaio la scuola in presenza immediatamente al 50% per poi aumentare la percentuale con gradualità così come da impegno assunto da tutti con la ministra Azzolina”. Lo avrebbe riferito al termine dell’Unificata il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, che ha presieduto i lavori.

“Lo abbiamo fatto in accordo fra tutti i livelli istituzionali, nazionali e locali, ed è stato molto importante il lavoro fatto dai prefetti che ringrazio anche oggi”, ha aggiunto.

“Sulla scuola abbiamo tutti una responsabilità collettiva e l’intesa raggiunta oggi è un bell’esempio di leale collaborazione su un tema che sta a cuore al Paese intero”, ha concluso Boccia.

“Con le prefetture a livello provinciale c’è un tavolo dei ministri da giorni per coordinarsi e trovare soluzioni flessibili” per il ritorno a scuola il 7 gennaio. “Ho raccomandato perché ci sia un’apertura differenziata scuola per scuola, paese per paese. Nel segno della flessibilità: è l’unica possibilità che abbiamo per evitare criticità che si concentrano anche sui trasporti”.

Lo ha detto il premier Giuseppe Conte in un’intervista a Porta a porta.

“Dobbiamo ripartire con la didattica al distanza almeno al 50% per le scuole superiori di secondo grado, con il massimo di flessibilità”.

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