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Conte dalla Camera: “Italia autosufficiente contro Pandemia”

Si punta ad effettuare 350 mila test al giorno. Conte in diretta dalla Camera per annunciare le nuove misure contro la recrudescenza epidemiologica. "Siamo autosufficienti a livello di dotazioni".

L’Italia pronta a dichiarare guerra alla pandemia mondiale. Il Premier Giuseppe Conte, stamattina, in diretta dalla Camera dei Deputati stila un ultimo bilancio alla luce delle misure che, a livello nazionale, intenderà prendere per fronteggiare la crisi. “La recrudescenza – dice – della pandemia ci sta facendo constatare negli ultimi giorni una moltiplicazione significativa dei contagi. Fino al 25 di ottobre, i dati parlano di un numero di nuovi casi quasi raddoppiato rispetto ai positivi della settimana precedente. Solo ieri, 1 novembre, in Italia si sono conteggiati 370129 contagiati“, avverte il premier. 1939, invece, sono ad oggi le persone ricoverate in terapia intensiva.

“Sono occupati, quindi, – avverte Conte – poco più della metà dei posti letto attivati per fronteggiare l’emergenza, da inizio pandemia, quindi i nuovi posti letto in Italia attivati durante questi mesi. Abbiamo a disposizione anche nuovi ventilatori”. Parlando strettamente di numeri, sono 9052 i posti letto nuovi negli ospedali italiani. “Assistiamo – aggiunge il Premier – ad un selvaggio aumento dei contagi anche perché lo screening è diventato più massiccio. Si svolgono, ad oggi, 200 mila tamponi al giorno con punte anche di 215 mila in una sola giornata. A marzo, lo ricordo, venivano somministrati solo 25mila tamponi giornalieri“.

Inoltre, l’Italia sta contando attualmente su 11 milioni di mascherine chirurgiche distribuite ogni giorno, gratuitamente, alla popolazione scolastica nazionale. “Ciò che preoccupa – afferma Conte – è l’affollamento che si registra nei restanti reparti, non in quelli di terapia intensiva, ma nelle terapie sub-intensive, ad esempio. Stiamo mettendo in circolo una duplice azione, che si basa innanzitutto sull’accordo-stralcio, firmato negli ultimi giorni, con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, per far effettuare autonomamente i test rapidi antigenici ai loro pazienti e, quindi, per alleggerire il ricorso ai pronto soccorso”.

“L’evoluzione della pandemia, comunque, è molto preoccupante”.

“Siamo costretti – aggiunge Conte – ad intervenire per attuare ulteriori misure di contrasto alla diffusione del virus, attraverso una più stringente strategia contenitiva che verrà modulata in base alle differenti criticità dei territori e, soprattutto, alla tenuta dei loro servizi sanitari. Bisogna ora assumere una decisone che contempli nuovi elementi restrittivi, basata sul rischio concretamente rilevato sui territori, Regione per Regione. Le scelte, ovviamente, poggiano su criteri scientifici predefiniti; sarà, quindi, necessario – aggiunge – introdurre un regime differenziato su scala regionale. Possiamo cambiare strategia rispetto alla prima fase dell’emergenza, quando c’è stato il lockdown generalizzato”.

Il prossimo DPCM, ed ecco qui le novità introdotte, individuerà 3 aree italiane, corrispondenti a 3 scenari di rischio, alle quali corrisponderanno misure via via più restrittive e in cui verranno inserite le Regioni che presentano determinati parametri.

Le limitazioni verranno emanate con ordinanza del Ministro della Salute. Ogni Regione, quindi, verrà assegnata ad una determinata area di rischio, attraverso il proprio coefficiente di rischio. Ovviamente, si potrà uscire da un’area di rischio ed entrare in un’altra.

Per l’intero territorio nazionale, saranno valide dopo la firma de DPCM alcune specifiche misure che rafforzano il piano di contenimento italiano, già perseguito con l’ultimo DPCM di ottobre. Chiusura nei giorni festivi e prefestivi dei centri commerciali, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, tabacchi e negozi di generi alimentati. Chiusura di corner per attività di scommesse e per attività di videogiochi. Chiuderanno anche musei e mostre. Sui mezzi di trasporto pubblici locali, si potrà viaggiare fino al 50% della capienza consentita.

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