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“Consiglio comunale ridicolo a Capistrello”

A sollevare la polemica, sono i due consiglieri di Opposizione Dina Bussi e Chiara Di Felice. "Undici ore di consiglio con momenti di tensione. Ci aspettavamo di andare in Consiglio per votare misure a sostegno dell'economia, invece abbiamo assistito a presa di posizione miope".

Nuova seduta fiume al consiglio comunale di Capistrello, lunedì 28 settembre. L’assise, convocata per le 9 e 30, è terminata alle 20 dopo quasi undici ore di trasmissione streaming, durante le quali, “non sono mancati momenti di tensione e di nervosismo che hanno visto la Presidente del Consiglio, richiamare i due capogruppo delle minoranze con un’ammonizione ufficiale”. Questo il resoconto che si legge in una nota inviata alla Redazione dai consiglieri di Opposizione.

La capogruppo di Obiettivo Futuro, Dina Bussi, e la consigliera Chiara Di Felice hanno definito “ridicolo”, il consiglio a cui hanno assistito. «Questa Amministrazione è imbarazzante per come agisce e per come gestisce la cosa pubblica, sembrano i padroni del territorio. Gestiscono tutto come fosse casa loro, o cosa loro.»

Secondo le due consigliere comunali, ruoli e funzioni non sarebbero affatto rispettati ma verrebbero addirittura stravolti. Nella nota, definiscono discutibile, la gestione del consiglio da parte della presidente, alla quale addebitano, la totale mancanza di consapevolezza del ruolo.

«Ci aspettavamo di andare in Consiglio per votare misure a sostegno dell’economia del nostro paese, invece abbiamo assistito all’ennesima presa di posizione di un’amministrazione miope, che dimostra ogni volta di non considerare i bisogni veri dei cittadini, e si accontenta dell’ordinaria amministrazione.»

Le due rappresentanti di Obiettivo Futuro aggiungono «Viste le risorse che devono e dovranno essere gestite, occorre che l’attenzione delle istituzioni sia elevata al massimo livello! Una zattera alla deriva trainata da un nocchiero arrogante ed autoreferenziale.»

Per quanto riguarda i temi all’ordine del giorno, continuano la Bussi e la Di Felice, «È stato approvato un assestamento di bilancio che non tiene minimamente conto della grave crisi che abbiamo affrontato. È stato approvato un documento unico di programmazione che ci racconta un paese che alla fine dell’anno, probabilmente, avrà meno di 5.000 abitanti. Un dato, quest’ultimo, che dovrebbe preoccupare non poco gli amministratori, ma che a quanto pare non li preoccupa affatto.»

Neanche il regolamento sulla riscossione dei tributi locali, ha visto maggioranza e opposizioni, trovare un punto di convergenza. «Abbiamo proposto degli emendamenti a questo regolamento, cercando di modificare i punti che abbiamo ritenuto critici, al fine di garantire al comune le sue entrate, e ai cittadini la semplicità di accedere alle rateizzazioni.» scrivono nella nota le due consigliere, che aggiungono

«Il risultato è stata una bocciatura da parte della maggioranza, la stessa che chiede collaborazione ma poi, è sempre pronta a dire un sonoro no alle proposte della minoranza, per il solo fatto che provengono dalla minoranza. Questo modo di fare politica non ci appartiene e lo respingiamo con forza.» Queste le meste conclusioni nella nota diffusa dalla Bussi e dalla Di Felice, che si dicono pronte a continuare a svolgere il loro ruolo, con la stessa coerenza che rivendicano di aver già dimostrato.

Le minoranze hanno poi abbandonato il consiglio comunale che è proseguito con la sola presenza della maggioranza che ha approvato il regolamento sull’utilizzo del gonfalone e dello stemma, quello sul cerimoniale e quello sulle spese di rappresentanza.

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