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Confesercenti, Rossi: “Bene l’ordinanza della Regione; primo passo verso normalità”

Carlo Rossi: "La consegna a domicilio non basta, è fondamentale che ristoranti, bar, gelaterie, pizzerie a taglio e pasticcerie possano riprendere anche la vendita d’asporto"

“Come Confesercenti, a tutti i livelli, abbiamo fortemente richiesto l’introduzione di questa possibilità: la consegna a domicilio non basta, è fondamentale dunque che ristoranti, bar, gelaterie, pizzerie a taglio e pasticcerie possano riprendere anche la vendita d’asporto, per garantire il servizio con maggior sicurezza, visto che il take away riduce drasticamente il rischio di assembramenti”. Ad affermarlo, Carlo Rossi, Dirigente di Confesercenti Abruzzo e Responsabile delle Sedi in Provincia dell’Aquila. Accogliamo, quindi con favore l’ordinanza 46 firmata, ieri sera, dal Presidente della Regione, che permette a ristoranti ed alle altre imprese della somministrazione di tornare a vendere d’asporto. Da oggi, 24 aprile, fino al 3 maggio, in attesa poi dei provvedimenti governativi, la vendita potrà essere effettuata solo su prenotazione on-line o telefonica e nel rispetto di particolare regole per la sicurezza e che garantiscano il distanziamento sociale. Per il ritiro, infatti gli esercizi interessati dovranno garantire che gli ingressi avvengano solo per appuntamento, e dilazionati nel tempo, allo scopo di evitare assembramenti all’esterno; all’interno dell’esercizio dovrà essere consentita la presenza di un cliente alla volta, per una permanenza all’interno del locale nel tempo strettamente necessario alla consegna e al pagamento dei prodotti.

Un primo passo verso il ritorno auspicato alla normalità, un piccolo debole spiraglio di luce per un comparto fortemente danneggiato dalla crisi che, ha chiuso per primo e riaprirà per ultimo. E anche quando gli si consentirà di riaprire, non potrà farlo a pieno regime per un lungo periodo. Fiepet Confesercenti Nazionale ha stimato che la chiusura abbia già comportato per le attività della somministrazione la perdita di circa un terzo del fatturato annuo. Inoltre la drammaticità per il comparto della ristorazione aumenta notevolmente perché il settore ha visto cancellati centinaia di matrimoni e cresime che in questo periodo rappresentavano un’entrata sicura ed importante.

Continueremo a lavorare, prosegue Rossi, con le amministrazioni comunali per garantire a bar e ristoranti più spazi all’aperto. Per ripartire in sicurezza e mantenere le distanze, si avrà bisogno di più spazi. Chiediamo che si estenda straordinariamente la metratura a disposizione dei dehors e degli spazi all’aperto di bar e ristoranti, in deroga alle normative attuali e senza costi aggiuntivi per le imprese.

Inoltre, conclude Carlo Rossi, i nostri uffici, sono a disposizione per assistere le imprese e per consentire loro di intercettare risorse pubbliche necessarie per sostenere i costi che verranno imposti dalle normative per la riapertura in sicurezza: separatori tra tavoli, sanificazione ricorrente, distanziamento dei clienti. Ad ore sarà operativo il Bando della Camera di Commercio dell’Aquila, con contributi a fondo perduto per l’acquisto dispositivi di protezione, adeguamento e sanificazione di locali commerciali e laboratori artigianali.

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Redazione IMN