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Celano, il nuovo campo sportivo intitolato a Francesco Baruffa, il caro vecchio ‘Chino’

Celano non dimentica. Sembra essere questo il messaggio dell’avvenimento di domani, domenica 12 marzo, alle ore 12, quando un paese intero si riunirà nella neo casa calcistica della città, per assistere alla cerimonia di intitolazione del nuovo campo comunale all’indimenticabile primo supporter dell’Olimpia Celano, Francesco Baruffa, famoso con il soprannome di ‘Chino’.

È lo stesso sindaco della cittadina, Settimio Santilli, a scrivere sulla sua pagina personale di Facebook, parole colme d’affetto e di sentita nostalgia per un uomo che oggi, purtroppo, non c’è più, ma a cui è legato da un profondo e indissolubile ricordo. «La passione e l’amore che ha dedicato al calcio celanese, uniti alla dedizione per il mantenimento dei campi da giuoco, meritavano un giusto riconoscimento per Chino, e io sono il primo ad esserne felice, perché mi lega a lui un ricordo indelebile, che mi fa commuovere, ancora oggi, dopo 30 anni, mentre scrivo».

Il nuovo campo sportivo, che va a sostituire, assieme al ‘Riccardo Paris’, l’ex campo Bonaldi, si configura come «una delle più belle realtà del panorama calcistico locale», continua il sindaco Santilli. Sembra destinato, dunque, ad essere il palcoscenico per futuri importanti eventi.

Sempre i social network sono stati poi lo spazio virtuale scelto dal figlio del ‘Chino’, Vittoriano Baruffa, per ringraziare l’Amministrazione comunale tutta per la dedica dello stadio a suo padre. «Voglio ringraziare il sindaco Settimio Santilli, l’assessore allo sport Barbara Marianetti e tutta l’Amministrazione comunale per questa dedica prossima». Dopo i ringraziamenti di rito, però, Vittoriano lascia spazio al dolce riaffiorare dei ricordi. «La domenica per noi era un rito andare a vedere l’Olimpia Celano. Andavamo, io e lui, al campo di buon mattino, mentre mia madre e mia sorella ripiegavano le divise dei calciatori pulite e stirate».

Il calcio come passione e stile di vita. Questa era la filosofia di Francesco Baruffa, che, quindi, non è stato di certo un semplice tifoso, tutt’altro. Basta citare un aneddoto per confermarlo, lo fa Vittoriano, affidando una simpatica e curiosa storiella riguardo la sua infanzia sempre alla piattaforma Facebook. «Un anno dovevo ricevere il sacramento della Prima Comunione, la saltai…il motivo? Il Celano quel giorno giocava lo spareggio per andare in interregionale».

Un riconoscimento a chi ha speso il suo tempo per una squadra vissuta come molto più che una semplice rappresentanza cittadina. L’Olimpia Celano per Chino era una grande seconda famiglia, per la quale ci sarebbe stato sempre e comunque. Ci sarà anche adesso, nel campo che porterà il suo nome, anche se silenzioso, ad osservare da lassù vecchi e nuovi ragazzi correre con la palla tra i piedi.

 

 

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