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Case popolari, via il riscatto di 678 alloggi Ater in provincia dell’Aquila

La Giunta regionale ha approvato il piano di vendita di 678 alloggi all'Ater

La giunta regionale dell’Abruzzo, su proposta dell’assessore Guido Liris, ha approvato il piano di vendita di 678 alloggi dell’Ater (Agenzia territoriale per l’edilizia residenziale) della provincia dell’Aquila con il quale gli inquilini avranno la possibilità di riscattare le unità che occupano a un prezzo di gran lunga inferiore a quello di mercato.

Avranno titolo all’acquisto degli alloggi gli assegnatari o i loro familiari conviventi, i quali conducano un alloggio a titolo di locazione da oltre un quinquennio e non siano in mora con il pagamento dei canoni e delle spese all’atto della presentazione della domanda di acquisto.

Il prezzo degli alloggi è costituito dal valore che risulta applicando un moltiplicatore pari a 100 alle rendite catastali determinate dalla Direzione generale del catasto e dei servizi tecnici erariali del Ministero delle finanze. Al prezzo così determinato si applica la riduzione dell’1 per cento per ogni anno di anzianità di costruzione dell’immobile, fino al limite massimo del 20 per cento.

“È la prima grande operazione del genere di epoca recente”, ha detto durante una conferenza stampa a Palazzo Silone Liris, che, tra le altre, detiene la delega all’Edilizia Residenziale Pubblica. “Con l’alienazione si raggiunge un doppio vantaggio, da un lato l’Ater L’Aquila si alleggerisce degli oneri di gestione del proprio patrimonio, ad oggi costituito da circa 4.500 alloggi, dall’altro si offre a un’ampia platea di famiglie di poter accedere a un bene primario come la casa a condizioni agevolate”.

“A differenza del passato, peraltro”, ha spiegato l’assessore, “la scelta viene attribuita agli inquilini e non è calata dall’alto, ciascun assegnatario che ha volontà di riscattare l’abitazione in cui è in locazione, infatti, ha manifestato questo desiderio e in base alle richieste è stato stilato il Piano di alienazioni. E questo ha anche permesso di vendere molti più alloggi di quanto non sia stato possibile fare con analoghe azioni precedenti”.

“Auspico che questa misura venga replicata nelle altre province abruzzesi, diventando un modello da esportare”, ha concluso Liris.

“I piani di alienazione del passato non erano mai condivisi con gli inquilini, si mettevano in vendita alcuni alloggi per i quali spesso non c’era interesse da parte di chi li occupava, allora siamo partiti da uno studio di mercato”, ha spiegato Isidoro Isidori, amministratore dell’Ater dell’Aquila, che ha spiegato come la vendita avverrà attraverso una procedura standard già avviata dagli uffici dell’agenzia e che i proventi previsti sono di circa 3 milioni di euro. “Per Ater il risultato è utilitaristico anche perché metteremo a disposizione i proventi per l’acquisto di altri alloggi, di cui c’è una oggettiva carenza”.

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche Serena Parlante, vice presidente dell’Ater dell’Aquila, e Massimo Scimia, consigliere d’amministrazione della stessa agenzia.

“La scelta di valutare il patrimonio da alienare senza concertarlo con gli inquilini aveva portato nel 2019 alla proposta di vendita di 713 alloggi e in tre anni solo 22 sono stati alienati”, ha ricordato la Parlante, che ha posto l’accento sul fatto che con questo piano Ater avrà anche la possibilità di rinnovare il patrimonio edilizio. “L’intuizione di approcciare in modo diverso rispetto al passato ha un risvolto anche di carattere sociale”, ha sottolineato Scimia, “tante famiglie avranno la possibilità di avere una casa di proprietà e resteranno in una provincia per alcuni aspetti difficile”.

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