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Caro pedaggi, sindaci chiedono incontro ai parlamentari

"Salasso insostenibile per le tasche dei cittadini e incompatibile con tessuto sociale e produttivo"

I Sindaci e gli Amministratori di Lazio e Abruzzo impegnati nella lotta contro il “caro pedaggi e per la sicurezza della A24/A25”, sono sorpresi e sconcertati dall’assordante silenzio che il Ministro dei Trasporti, On. Paola De Micheli, continua ad avere nei loro confronti per la convocazione di un incontro istituzionale che affronti e risolva definitivamente il problema del caro pedaggi e della sicurezza della A24/A25. I Sindaci e gli Amministratori di Lazio e Abruzzo sono a sollecitare con l’ennesima lettera inviata al Ministro in data 26 Febbraio 2020 la convocazione di un incontro istituzionale presso il Mit nel pieno rispetto degli impegni da Lei assunti nella riunione del 21.10.2019, incontro che doveva svolgersi entro il 30 novembre 2019. Ribadendo che la loro non è una battaglia di colori politici, ma di civiltà, sgombrando il campo da qualsiasi polemica, rammaricati di questa situazione, rendono noto che, in caso di ennesimo mancato riscontro, preoccupati per gli effetti negativi, soprattutto in materia di sicurezza, che potrebbe avere la “chiusura” della pratica del PEF presso l’unione Europea a causa del mancato riscontro da parte del Mit ai chiarimenti richiesti, torneranno il 23 Marzo 2020 a manifestare presso il Mit. La soluzione definitiva passa necessariamente per l’adozione di quel Piano Economico Finanziario inviato in Europa. Si invitano tutti a partecipare e a sostenere ancora con più forza i Sindaci e gli Amministratori di Lazio e Abruzzo in questa battaglia “per la rinascita”dei nostri territori.

I sindaci di Lazio e Abruzzo tornano alla carica contro il caro pedaggi delle autostrade A24 e A25. Gli amministratori hanno avanzato la richiesta di un incontro ai deputati e senatori laziali e abruzzesi per esporre dettagliatamente l’intera vicenda e sollecitare – si legge in una nota – “l’adozione di un provvedimento da parte del Governo Centrale che sia in grado di evitare il rincaro dei pedaggi di circa il 36% dal 01 Gennaio 2022”. La data indicata è quella di martedì 14 dicembre.

“Un simile “salasso” – spiegano i sindaci – sarebbe davvero insostenibile per le tasche dei cittadini ed incompatibile con il fragile tessuto sociale e produttivo che caratterizza le zone più interne e periferiche di questa parte dell’Italia centrale già duramente colpita dai tragici eventi sismici. Un territorio da sempre, in lotta contro lo spopolamento dei centri abitati, l’impoverimento dei redditi delle famiglie e l’arretramento della competitività delle imprese.

Quotidianamente, per lavoro, per mancanza di servizi sanitari, di strutture scolastiche, migliaia di cittadini sono costretti al pendolarismo autostradale non avendo, in molti casi, una valida alternativa su rotaie.

Gli Amministratori sottoscrittori, da quattro anni oramai, stanno urlando a gran voce tutto il disagio e l’amarezza conseguenti allo scarso interesse dimostrato dalle Istituzioni Centrali nei confronti di questa problematica.

Da quel lontano 3 Gennaio 2018 ne è passato di tempo, le nostre richieste sono state ascoltate soltanto in parte e la problematica ancora non è stata risolta definitivamente, il PEF ancora non è stato approvato e la sicurezza delle nostre autostrade ancora non è pienamente garantita”.

“A ciò – continuano – si aggiunga che la pandemia ancora in essere, non ha fatto altro che aggravare la situazione dei nostri territori, come detto, già gravemente disagiati.

I sottoscrittori Sindaci ed Amministratori, lo scorso 28 Ottobre sono stati ricevuti dal Ministro Giovannini e, successivamente, in data 24 Novembre dal Vice Capo di Gabinetto ed attendono la conferma per un nuovo incontro il 13 Dicembre.

Nonostante le numerose promesse ricevute, con il trascorrere dei giorni, la sensazione di essere ancora in “alto mare” si concretizza sempre di più.
Per tale motivo, appare necessario unire le forze e sostenere tutti insieme una battaglia di civiltà, per i nostri territori”.

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