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Cani lupo nelle aree abitate, scatta il protocollo in Prefettura per la Provincia

La firma del protocollo d'Intesa per la gestione della specie 'canis lupus" in Prefettura questa mattina. Il protocollo resterà in vigore per i prossimi 5 anni. Obiettivo: prevenire danni gravi all'allevamento e alla proprietà, nell'interesse della sanità e della sicurezza pubblica della popolazione dei Comuni della Provincia dell'Aquila.

Con la firma del Prefetto dell’Aquila, Cinzia Torraco, è stato ufficialmente siglato il Protocollo d’Intesa per la gestione della specie “canis lupus” in aree antropizzate cui hanno aderito: l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, il Gruppo Carabinieri Forestale dell’Aquila, l’Ente Parco Nazionale D’Abruzzo Lazio e Molise, l’Ente Parco Nazionale della Maiella, l’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, la Regione Abruzzo – Dipartimento Agricoltura, l’Ente Parco Naturale Regionale Sirente Velino, l’A.S.L. 1 Abruzzo, l’Amministrazione Provinciale dell’Aquila, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani Abruzzo e l’Università dell’Aquila.

Il documento nasce dall’esigenza, manifestatasi nel territorio della provincia aquilana, di provvedere da un lato al monitoraggio degli individui appartenenti alla specie “Canis lupus” che frequentano l’ambiente antropico e/o confidenti per i quali, tramite analisi genetiche di campioni biologici non invasivi o invasivi, viene rilevata l’appartenenza alla tipologia ibrida lupo-cane, dall’altro alla necessità di prevenire danni gravi all’allevamento e alla proprietà, nell’interesse della sanità e della sicurezza pubblica della popolazione dei Comuni interessati.

Il Protocollo, inoltre, intende contemperare la necessità di preservazione degli individui appartenenti alla specie “Canis lupus” con l’esigenza di provvedere all’individuazione e al monitoraggio degli esemplari che frequentano i contesti urbani e che potrebbero diventare confidenti, assicurando quindi la corretta informazione della popolazione in merito alle caratteristiche eco-etologiche dei medesimi e ai corretti comportamenti da osservare in loro presenza.

Con l’attivazione del Protocollo, in vigore per i prossimi 5 anni, sono state disciplinate tutte le competenze in carico ad ogni singolo sottoscrittore e la Prefettura garantirà il coordinamento delle attività di attuazione mediante la convocazione di apposite riunioni tra le parti e l’istituzione di una Cabina di Regia per il coordinamento degli interventi.

Il Prefetto ha espresso ampia soddisfazione per la firma del documento che, oltre a tutelare una specie altamente rappresentativa del patrimonio faunistico provinciale, permetterà di salvaguardare la sicurezza pubblica della popolazione, prevenendo altresì danni gravi alle colture ed agli allevamenti.

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