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Blitz del sindaco al Pronto Soccorso: denunciata situazione

"Incomprensibile gestione delle risorse umane". Il sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio, di ritorno dal sopralluogo con la Polizia Locale, chiama in causa anche Marsilio: "Sistema al collasso, perché è avvenuto tutto questo?".

Il Sindaco Giovanni Di Pangrazio, a seguito di un sopralluogo effettuato questa mattina da consiglieri comunali e polizia locale presso il pronto soccorso, ha potuto constatare che, per mancanza di posti all’interno del nosocomio, venti pazienti COVID positivi che necessitano di ricovero ospedaliero, alcuni anche da vari giorni, e altri sette nei mezzi propri o nelle ambulanze in attesa di essere sottoposti a tampone, aspettavano amareggiati di conoscere il proprio destino.

La situazione è stata immediatamente denunciata al Direttore Generale ASL1, Roberto Testa, al Direttore Sanitario ASL 1, Sabrina Cicogna, e per conoscenza alla Prefettura Ufficio Territoriale del Governo dell’Aquila, all’Assessore alla Sanità della Regione Abruzzo, Nicoletta Verì, per adottare immediatamente e urgentemente i provvedimenti del caso.

Nella missiva, il sindaco riporta anche la situazione del personale sanitario del pronto soccorso e dell’unità del 118, unitamente a tutti gli altri operatori sanitari, sottoposti a grave stress, esposto a rischio di infezione e a un sovraccarico emotivo, dovendo provvedere sia all’assistenza di tali pazienti che all’attività ordinaria.

In questa situazione emergenziale, si rileva “una incomprensibile gestione delle risorse umane (personale trasferito da Avezzano a L’Aquila e da Sulmona ad Avezzano), nonché una inspiegabile lentezza nella necessaria individuazione di nuovi spazi come strutture sanitarie idonee (si pensi al P.O. di Tagliacozzo e al Presidio di Pescina); nell’allestimento di moduli ospedalieri e/o ospedali da campo nei quali concentrare i pazienti covid; nel reperimento di personale medico ed infermieristico, eventualmente ricorrendo ad assunzioni dirette mediante incarico di lavoro autonomo di congrua durata. È stata rappresentata, sia in corso di Consiglio Comunale che durante la riunione dell’Unità di Crisi Comunale, una carente fornitura dei Dispositivi di Protezione Individuale agli operatori sanitari, nonché la mancata effettuazione dei tamponi al personale, anche alla luce di quanto stabilito da una recente ordinanza del Presidente della Regione Abruzzo. Risulta inoltre che, anche all’interno di altri reparti del P.O. di Avezzano, siano presenti persone affette da covid, con l’impossibilità per il personale sanitario di garantire la sicurezza e le giuste terapie a tutti i pazienti, tanto da prospettarsi il rischio di chiusura degli stessi (vedasi reparto di Medicina Interna)”, così si legge nella nota, data anche alla stampa.

A margine di questa gravissima situazione, ci è appena giunta notizia – dichiara il Sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, che tra le grandi carenze della ASL 1, spunta il SIESP (Servizio di Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica) di via Monte Velino di Avezzano. Il servizio è deputato a Prevenire le infezioni e a controllare che esse non si propaghino e inoltre, da marzo 2020, si occupa della sorveglianza attiva delle persone colpite da covid. Nell’ultima settimana il SIESP di Avezzano ha visto il proliferare di contagi tra medici, infermieri, tecnici ed operatori e questo ha contribuito al collasso della sorveglianza attiva telefonica dei casi Covid-19: perché è avvenuto tutto questo? Perché il personale del SIESP, deputato a effettuare i controlli non viene esaminato? Nessuno controlla il controllore ed è così che i dipendenti sono costretti a lavorare in condizioni di assoluto pericolo, senza distanziamento, ammassati in stanzette di pochi metri quadri. Per citare Caparezza “ammassati in bugicattoli come pelati in barattoli” Chi dovrebbe garantire igiene e salute diventa il portatore di infezioni e la situazione si aggrava ulteriormente se pensiamo che in questi stessi spazi vengono effettuate le vaccinazioni ai neonati, agli adolescenti. A nulla sono servite le segnalazioni ad una ASL 1 assente e negligente, tutto continua nel più completo caos e abbandono, senza rispetto per lavoratori e pazienti”.

“Al fine di risolvere la conclamata caotica condizione, – continua il sindaco – chiediamo al Presidente della Giunta Regionale, Marco Marsilio, di adottare tutti i necessari e urgenti provvedimenti affinché la ASL 1, oggi in evidente difficoltà operativa e gestionale, possa fornire risposte tempestive ed efficienti al sistema sanitario Marsicano, un’azienda oggi in difficoltà e in pieno caos, ovvero, chiediamo di individuare una figura dirigenziale, alla quale, operando a supporto della Direzione Generale, vengano conferiti poteri gestionali, con un budget di spesa tale da poter superare queste difficoltà. L’amministrazione comunale è, comunque, pronta a fornire tutta la collaborazione possibile, mettendo a disposizione, se necessario, anche unità lavorative tecnico-amministrative. Infine si rende necessario dotare l’Ospedale di Avezzano di un macchinario che consenta di processare i tamponi, così da evitare che questi, a spese della comunità, vengano trasportati da fattorini da Avezzano a Teramo o Pescara con costi inutili e tempi di attesa troppo lunghi“.

“Ora il tempo a disposizione è terminato – dichiara il Sindaco di Avezzano, Giovanni di Pangrazio -, e se non si pone immediatamente rimedio a questa catas gestione della ASL 1, temo tempi davvero bui”.

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