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Biondi “scarica” la Asl e va all’attacco

Conclusa campagna screening all'Aquila. Sindaco: "Non stavamo consegnando i panettoni di Natale. L'Aquila è un modello"

Dall’inizio del programma di screening sulla popolazione aquilana sono stati effettuati 23.244 tamponi: 54 risultati positivi e 15 dubbi.

È questo il bilancio finale dello screening di massa effettuato con i test antigenici rapidi nel comune dell’Aquila.

Una campagna, iniziata giovedì 3 dicembre e andata avanti fino al 7, che ha soddisfatto il sindaco del capoluogo abruzzese, Pierluigi Biondi, anche se non si è riusciti ad arrivare all’obiettivo ideale di 25mila test.

Sono state attivate 39 postazioni totali, attivate in maniera alterna e a scaglioni, a seconda della disponibilità del personale e 2 le cliniche mobili noleggiate che hanno consentito di raggiungere anche le frazioni più impervie dell’ampio territorio comunale, circa 473 chilometri quadrati di superficie, viene precisato in una nota.

È stato lo stesso primo cittadino, ieri pomeriggio, in una conferenza stampa annunciata nel primo pomeriggio e convocata per le ore 18, a commentare i dati dello screening e a rispondere alle domande dei giornalisti in merito alle polemiche degli ultimi giorni.

“Credo che sia stata scritta una pagina importante per la città dell’Aquila”; il sindaco ha poi tenuto a precisare che si è trattato di “un dispiegamento di forze, uomini e mezzi incredibile, senza precedenti. Una sfida che la città ha affrontato con compostezza e diligenza”.

L’AQUILA COME MODELLO E L’AFFONDO SUL MANCATO SUPPORTO ORGANIZZATIVO

“L’Aquila è già un modello” per Biondi: “La nostra città è stata capace di assurgere a laboratorio per l’intero Paese, un luogo di sperimentazione di prassi e protocolli che sono certo saranno presi ad esempio anche per le altre realtà”, ha spiegato, ricordando la visita del sindaco di Teramo in città nei giorni scorsi e del direttore sanitario della Asl teramana, Maurizio Brucchi.

Anche se il primo cittadino Gianguido D’Alberto ha parlato di “alcuni nodi da sciogliere” prima dell’avvio della campagna, ribadendo quanto sia necessario un supporto concreto da parte della Regione Abruzzo.

Lo stesso Biondi ha puntato il dito contro la mancanza di un supporto logistico e organizzativo da parte della Asl dell’Aquila e della stessa Protezione civile regionale.

“Parafrasando De André, ‘Quando si muore si muore soli’“, ha dichiarato il sindaco, rispondendo alla stampa.

“Il carico logistico organizzativo ed economico è stato caricato solo sulle spalle del Comune. La Asl dell’Aquila? Qui si è visto Brucchi, il direttore sanitario della Asl di Teramo. Mi auguro che ora vengano fatti in tempi rapidi i tamponi molecolari alle persone trovate positive, mi era stato detto che ci sarebbero voluti quattro giorni”, ha aggiunto, scaricando di fatto il manager della Asl 1 in quota Fdi – partito dello stesso Biondi -, Roberto Testa, fortemente criticato per la gestione dell’emergenza.

Il personale comunale – ha precisato Biondi – è stato in prima linea nella logistica, nell’organizzazione, passando per la comunicazione, il sistema informatico e il supporto amministrativo: 364 le risorse umane impiegate di cui 234 sanitari e 130 tra dipendenti comunali, delle società partecipate, Abruzzo Engineering e Usra.

Il numero dei positivi “scovati” grazie allo screening, fortunatamente, non sono stati molto elevati, tanto che oggi sembra stridere con la realtà l’immagine disegnata nelle settimane che hanno preceduto la maxi campagna di tamponi, quando L’Aquila era stata descritta come la nuova Bergamo.

Io l’ho detto subito che noi non eravamo la nuova Bergamo, perché i numeri non sono paragonabili. Il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha utilizzato questa immagine metaforica per dire che quello che Bergamo ha rappresentato per l’Italia nella prima ondata, L’Aquila lo ha rappresentato per l’Abruzzo nella seconda ondata”, ha precisato il primo cittadino.

IL GIALLO DEI DATI

Attraverso una puntuale comunicazione, avvenuta in due momenti diversi della giornata, tarda mattinata e metà pomeriggio, il Comune dell’Aquila ha fatto il punto sui tamponi effettuati, eventuali postivi o test dubbi.

Nella prima giornata l’ultimo aggiornamento è delle ore 16, quando sono stati comunicati 1861 tamponi lavorati. Nella seconda giornata, il 4 dicembre sempre alle 16, sono stati comunicati 4543 tamponi.

Qualche ora dopo però, nel bollettino inviato dalla Regione, viene comunicato il “dato aggiornato alle 17” con 6404 tamponi effettuati, dunque tra le 16 e le 17 – stando a quanto comunicato da Comune e Regione – sarebbero stati effettuati quasi 2 mila test.

Fin qui nulla di strano (il dato potrebbe essere considerato verosimile), tuttavia non è passato inosservato un elemento che potrebbe essere una casualità o spiegare il giallo di un dato così elevato di test rispetto al primo giorno.

Sottraendo, infatti, il dato delle 16 (4543) a quello comunicato alle 17 (6404), si ottiene 1861, proprio il numero di tamponi effettuato nella prima giornata. Dunque, è ragionevole ipotizzare che il primo giorno sia stato conteggiato due volte nei dati forniti alla stampa.

Un “vizio” che potrebbe essersi trascinato fino alla fine dello screening.

Tuttavia, ieri in conferenza stampa è stato chiesto al sindaco proprio se questa ipotesi possa essersi concretizzata.

Il primo cittadino non ha confermato, né negato, limitandosi a dire che “In termini assoluti i dati sono puntuali, poi naturalmente ci sono dei problemi perché l’aggiornamento delle 17 non è l’aggiornamento del giorno dopo, questo perché quando noi abbiamo i numeri alle 17 nel frattempo si continuano ad effettuare i tamponi e alcune linee vanno molto oltre le ore 18”.

Ma poi ha aggiunto: “In molti casi, non avendo una struttura deputata a questa cosa in un protocollo univoco non c’è la stessa procedura su tutte le linee, ma non poteva essere altrimenti, ci sono state delle discrasie, ci sono stati dei numeri cambiati, ma in totale a L’Aquila sono stati effettuati 23 mila tamponi tra domiciliati e non. E immaginate che significa gestire 23 mila persone (in realtà è bene precisare che si sta parlando di test e non di singole persone, poiché alcuni cittadini – risultati dubbi – hanno effettuato più volte il tampone) in quelle condizioni non stavamo consegnando i panettoni di Natale“.

Velocemente riportiamo i dati delle altre giornate: Nella terza giornata, 5 dicembre, con aggiornamento alle 17, risultano effettuati 7720 tamponi; nella quarta, 6 dicembre (sempre alle 17) 4794; la quinta non è stata comunicata, potrebbe essere ricavata sottraendo il totale dei tamponi delle altre giornate al dato finale.

Ma, al netto di possibili discrasie – come ha dichiarato lo stesso sindaco -, è preferibile non lanciarsi nel dare un numero che potrebbe poi risultare errato.

Bisogna infine ricordare che negli oltre 23mila test effettuati nel capoluogo sono compresi anche qualche migliaio di cittadini non residenti e gli studenti fuori sede.

ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO E CGIL

È arrivata poi la replica alle associazioni di volontariato, escluse dalla campagna e alla Cgil.

“Il volontariato interviene secondo il principio di sussidiarietà nel momento in cui il pubblico non riesce a fare determinate cose che è deputato a fare. Avevamo chiesto al volontariato di fare attività di accettazione e refertazione, mansioni che si possono fare tranquillamente pur non essendo sanitari, in ossequio al manuale che avevamo diffuso a tutte le linee di somministrazione, curato dall’ingegnere Maurizio Ardingo“.

Sulla Cgil, poi, il sindaco ha voluto precisare di non riferirsi a tutti “ma alla parte meno nobile, quella che fa politica e non sindacato”.

“Dalla Cgil mi sarei aspettato che si mettesse a disposizione della campagna. Rimarranno alla cronaca di questa emergenza avendo portato come elemento di dibattito solo due cose: la vicenda dei buoni pasto per i dipendenti in smartworking, definita da una circolare scellerata del ministro Dadone, e poi il caso del personale comunale costretto a manipolare sostanze pericolose. Lo dico, Di Vittorio si sarebbe rivoltato nella tomba“, ha dichiarato Biondi.

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