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Avezzano, palpeggiatore seriale: ascoltate le testimoni

Ieri ascoltate le prime testimoni sul caso in Tribunale, si tratta di una giovane di 20 anni e di una donna di 55 anni, entrambe palpeggiate sul fondoschiena. L'imputato è un ragazzo di Avezzano di 21 anni. E' iniziato il processo per violenza sessuale.

E’ iniziato ieri, 9 settembre, il processo per il reato di violenza sessuale, che vede imputato un giovane ragazzo di 21 anni, originario della città. Sono state escusse come testimoni, due donne, entrambe vittime di quello che è stato definito come “palpeggiatore seriale”.

In foto: l’avvocato Mario Del Pretaro, del foro di Avezzano
L’imputato un giovane avezzanese di 21 anni, difeso dall’avvocato Mario Del Pretaro, è accusato di violenza sessuale.

Le due vittime, nella testimonianza resa avanti al tribunale di Avezzano, composto dal presidente Camilla Cognetti e dai giudici a latere Marianna Minotti e Paolo lepidi, hanno dovuto ricostruire i fatti ricordando i drammatici momenti vissuti. La prima subì l’aggressione nello scorso mese di dicembre.

Il palpeggiamento si sarebbe verificato nei pressi della pineta di Avezzano mentre la donna, una giovane di 20 anni, praticava jogging. Improvvisamente un uomo di giovane età, secondo i fatti narrati, a bordo di una bicicletta, avrebbe affiancato la donna palpeggiandole il fondoschiena. Subito dopo aver compiuto l’abuso, il giovane si sarebbe rapidamente allontanato.

La seconda vittima, invece, è una donna di 55 anni e i fatti si sarebbero verificati nel pieno centro di Avezzano, nel febbraio 2021. Anche questa volta un giovane, sempre secondo il racconto della vittima, a bordo di una bici, si sarebbe avvicinato alla 60enne, e protendendosi verso di lei, le avrebbe toccato il fondoschiena.

A seguito della prima denuncia erano subito scattate le indagini, condotte sinergicamente dalla Polizia di Stato e dalla Polizia Locale, con sopralluoghi e verifica dei filmati di tutte le telecamere della città.

La svolta era avvenuta a seguito di un terzo episodio. Una donna, infatti era stata palpeggiata nel marzo del 2021 mentre praticava sport sul monte Salviano.

Ancora una volta, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, si sarebbe trattato di un giovane, sempre con lo stesso abbigliamento e sempre in bicicletta.

In questo caso, però, la vittima del palpeggiatore, nel corso di una ricognizione fotografica, era stata in grado di riconoscere il presunto autore della violenza.

Immediatamente scattò allora, su richiesta del PM Maurizio Maria Cerrato, la misura cautelare a carico del giovane avezzanese. Benché la Procura avesse richiesto l’applicazione degli arresti domiciliari, il gip Daria Lombardi aveva disposto la misura dell’obbligo di dimora e dell’obbligo di firma.

Ieri è iniziato il processo e nelle successive udienze dovranno essere ascoltati gli altri testimoni, tra cui i pubblici ufficiali che hanno svolto le indagini.

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