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Avezzano-L’Aquila, il Ninja Lo Pinto carica la vigilia a poche ore dal Derby

Ansie e speranze messe a tacere e poi rinnovate infinite volte durante il giorno, i pensieri sempre gli stessi e nella mente solo quelli, e poi ancora i novanta minuti immaginati, vissuti e rivissuti tante volte dentro la testa.

È un po’ questo la vigilia del derby o, almeno, questo dovrebbe essere. Si entra in clima partita presto e si va a dormire con la voglia che sia già domani.

Avezzano-L’Aquila è l’evento sportivo dell’anno e, per una sfida che è una guerra, ci vogliono giocatori armati, dalla corazza solida. Marco Lo Pinto, il ‘Ninja’ stile occidentale, fomentato dai miti dei centrocampisti più forti del panorama mondiale attuale, come Vidal e Nainggolan, carica il pre gara e confessa le attese del giorno prima, quelle alimentate da una settimana di lavoro e dalla portata straordinaria del faccia a faccia coi rivali di una vita.

«Domani sarà una partita difficile, loro sono una grande squadra. Noi siamo pronti a mettercela tutta, vogliamo portare a casa i tre punti. Durante l’arco della stagione abbiamo avuto alti e bassi, e alla fine è sempre stato per una questione di atteggiamento: coi pronostici dalla nostra abbiamo sempre deluso le aspettative, mentre con le grandi di questo campionato abbiamo detto la nostra, basti pensare alla vittoria sul campo del Rieti».

lo pinto1Il centrocampista lancia il pronostico virtuale e gioca la gloria sull’1 fisso. Alla domanda – «Chi sarà l’uomo che deciderà il derby?» – risponde senza indugi – «Lo Pinto» – e si ricarica di autostima per onorare il meeting con gli aquilani. Sugli spalti, ancora una volta, ancora per lui, la sua famiglia allargata, contornata da amici veri, sempre presenti, fieri, instancabili, pronti a consumare voce e sentimenti per il mediano di Montespaccato. Sul campo un guerriero, nella vita un ragazzo solare dalla battuta facile, con l’amore per la Lazio e per la pasta con le vongole.

«Domani sarà la gara più importante dell’anno e nonostante io sia romano sento tantissimo questo match, ho la fede avezzanese e scenderò in campo per vincere. So che la mia famiglia sarà presente, come anche il mio grande amico Valerio e i suoi. Ci tengo di cuore a ringraziarli tutti, ci sono sempre per me e non c’è domenica in cui mi senta solo. Manca poco a domani, mi sento carico a mille».

Vincere contro la banda di Battistini significherebbe dare valore all’exploit di sei giorni fa sulla capolista. Difficile riprogrammare la rincorsa ai play off, là davanti la folla è scatenata. E allora nell’ottica degli obiettivi, nella spensieratezza di un finale di stagione in cui non c’è nulla da perdere, né da vincere, portare a casa il derby darebbe un senso diverso ad una domenica che non può essere come le altre.

«È una gara che sento particolarmente, mio papà ha giocato nell’Aquila in serie C, come pure mio zio, che tra l’altro ha il mio stesso nome, o forse meglio dire che io ho ereditato il suo, per volere di mio padre. Per loro sarà una bella emozione, io invece non ho legami col popolo rossoblu e domani venderò cara la pelle per strappare una vittoria sul campo».

 

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