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Assunzioni Sanità Abruzzo, FP CGIL vuole chiarezza

La Segretaria Generale Regionale FP CGIL Abruzzo Molise, Paola Puglielli: "Niente è più visibile di ciò che è nascosto"

Asl1, assunzione 60 infermieri a tempo indeterminato

“Niente è più visibile di ciò che è nascosto… È di ieri la notizia di centinaia di stabilizzazioni e migliaia di assunzioni nel SSR abruzzese. Strano però che negli ospedali e nei servizi territoriali non siano visibili i risultati di questo straordinario piano assunzionale. I precari, di varie tipologie, le lavoratrici ed i lavoratori dei servizi esternalizzati, gli infermieri, gli oss, i medici ed ancora di più i cittadini ed i pazienti ci raccontano un altra storia”.

È quanto si legge in una nota firmata dalla Segretaria Generale Regionale FP CGIL Abruzzo Molise, Paola Puglielli.

“Se dico che ho assunto 2000 unità lavorative di diverse profili professionali dovrei dire, allo stesso tempo, quanti erano i posti vacanti, quanti pensionamenti ci sono stati, quali le assegnazioninei vari presidi per dimostrare che ci sono stati cambiamenti nelle politiche di reclutamento nel servizio sanitario regionale in Abruzzo”, spiega.

“Altrimenti come è possibile che nei servizi sanitari si effettuino le cd doppie notti e non viene rispettata la L. 161/2014 in tema di riposi obbligatori, in quelli più periferici manchino specifici profili professionali od ancora i precari covid, ma non solo, ai quali è scaduto o sta scadendo il contratto di lavoro, non abbiano ancora ricevuto la proroga da parte della ASL di competenza”, aggiunge.

“Come si spiega, inoltre, lo stato di agitazione indetto contro la ASL 01, in ragione delle croniche carenze presso il reparto di Radiologia dell’Ospedale di Sulmona? Sulla salute delle persone, sui diritti delle lavoratrici e dei lavoratori è alquanto disdicevole fare propaganda. Tirate fuori i numeri e vicino alla colonna del più mettete quella del meno, specificando quelle che sono le effettive carenze di personale anche a seguito delle innumerevoli cessazioni dal servizio avvenute in questi anni per effetto, tra le altre cose, della cd. quota 100. Altrimenti siamo alle solite e va a finire come per i medici precari del 118. A proposito chissà se nei numeri sbandierati ci sono anche loro. Al tavolo permanente, convocato per l’8 ottobre dalla Regione Abruzzo, chiederemo di fare chiarezza circa i reali piani dei fabbisogni delle ASL abruzzesi”, conclude.

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