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Assegnazione nuovi organici carceri: è allarme anche per Avezzano

L'allarme della Uil: "Al carcere di Avezzano, dove non si ha personale a sufficienza neanche per garantire i livelli minimi di sicurezza, si sta pensando di assegnare sole 3 unità di Polizia penitenziaria".

È stata diramata l’informativa preventiva che porterà all’esame, da parte della Parte Pubblica e delle Organizzazioni sindacali rappresentative a livello nazionale, del piano di mobilità a domanda collegato alle prime assegnazioni dei neo agenti del 178°corso e che comprende un numero complessivo di 938 unità delle quali 50 riservate al Dipartimento della giustizia minorile e di Comunità.

Da una prima disamina dei dati che emergono dalle proposte avanzate “non si può che essere scettici ed alquanto increduli nel pensare che una siffatta ridistribuzione possa ridare ossigeno a strutture penitenziarie, quali sono i tre carceri aquilani di Sulmona, L’Aquila ed Avezzano, notevolmente fiaccati dalle croniche carenze organiche”. A lanciare l’allarme sulla stampa è il segretario Mauro Nardella, per UIL PA polizia penitenziaria e componente della segreteria confederale CST UIL Adriatica Gran Sasso.

“Per quanto riguarda il penitenziario di Sulmona c’è da dire che l’ipotesi di assegnazione di 32 unità di polizia penitenziaria non basterebbe a compensare il travaso avvenuto di unità dal ruolo agenti/assistenti a quello dei sovrintendenti ( travaso, tra l’altro, contemplato nell’ipotesi di accordo laddove evidenzia che rispetto alle risultanze di una mera operazione matematica, si sono operati dei mirati correttivi nascenti proprio dal predetto passaggio di ruolo) figuriamoci se riuscirà a colmare l’annoso vuoto d’organico e finanche l’apertura del nuovo padiglione alla cui inaugurazione, se saranno confermate le unità proposte in assegnazione, vedrà la UIL ferocemente contrapporsi” dice.

“Cosa ancora più scandalosa risulta essere il fatto che a Sulmona la mobilità vorrebbero sia fatta non ricalcolando l’organico necessario sulla base dell’avvento della nuova struttura detentiva (che ricordo sarà capace di ospitare ulteriori 200 detenuti) e, addirittura, assegnando ulteriori 6 donne in un istituto maschile che di personale femminile ne ha già fin troppo( sarebbe davvero assurdo ed alquanto illogico sempre che non rivedano la legge e consentano anche alle poliziotte di prestare la loro opera nelle sezioni ). Ad Avezzano, laddove cioè non si ha personale a sufficienza neanche per garantire i livelli minimi di sicurezza, si sta pensando di assegnare sole 3 unità di Polizia penitenziaria e, cosa ancora più incredibile, a l’Aquila non vedere destinato alcun agente malgrado dal 2006 non siano stati quasi per niente compensati i numeri in uscita ( pensionamenti, decessi e riformati)e, di contro, siano arrivati 100 detenuti ex 41bis in più. Personalmente mi chiedo ma come si fa? Fortunatamente quella avanzata al momento è solo una proposta di accordo suscettibile di modifica anzi che deve essere assolutamente modificata. L’auspicio è che si accorgano del grossolano e per nulla veniale errore e rimedino con una proposta più decente al pensiero che hanno avuto di costruire un palazzo volendo utilizzare un solo sacco di cemento…anzi…scusate….mezzo sacco”.

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