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Aquilani a Londra grazie al potere positivo della Chirurgia cranio-maxillo-facciale, eccellenza San Salvatore

I medici del reparto maxillo-facciale dell’ospedale San Salvatore, tra il 12 e il 16 settembre scorsi, hanno partecipato da protagonisti al congresso europeo dell’associazione della chirurgia cranio-maxillo-facciale, svoltosi a Londra. A rappresentare l’ospedale San Salvatore di L’Aquila è stato il professor Tommaso Cutilli, direttore del reparto maxillo-facciale, unico abruzzese (e tra i pochi italiani) ad aver ricevuto l’invito firmato dal professor Peter Brennan, presidente della British association of oral and maxillofaccial surgeons.

Il reparto dell’ospedale del capoluogo abruzzese, da anni sulla breccia nel panorama nazionale (con il 30% di mobilità attiva) e in possesso di avanzati strumenti tecnologici è stato scelto per partecipare a questo importante congresso.

Di queste risorse fa parte la metodica Cad che, tramite la ricostruzione virtuale dei tessuti molli e dello scheletro facciale, permette al chirurgo di eseguire in sala operatoria operazioni di estrema precisione sulle ossa temporo-mandibolari. Una pratica tecnologica che all’Aquila viene attuata ormai da anni e che finora è stata adottata in circa 200 interventi di traumatologia, comprese difficili ricostruzioni orbitarie e deformità o anomalie dello scheletro facciale.

E’ stato proprio questo sistema, nella ribalta londinese, ad essere stato illustrato dal professor Cutilli, accompagnato dal suo collaboratore, dr. Secondo Scarsella. Prima del congresso Cutilli ha avuto un incontro con l’americano Robert Marx, colui che per la prima volta al mondo ha descritto la osteonecrosi (morte) delle ossa mascellari causate da farmaci, patologie nelle quali il reparto aquilano è centro di riferimento regionale.

L’ultima acquisizione di macchinari evoluti del maxillo-facciale ha riguardato uno strumento a ultrasuoni utilizzato per l’esplorazione dinamica non invasiva dell’articolazione temporo-mandibolare e per effettuare osteotomie non invasive (riposizionamento dei segmenti ossei) nelle più importanti patologie: tumori maligni, traumi, malformazioni e deformazioni facciali. Un avanzato apparato di apparecchiature che e’ uno dei punti di forza alla base del crescente volume di attività, scandito da oltre 380 prestazioni chirurgiche e 1.300 prestazioni ambulatoriali, relative al primo semestre 2016 (in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) e da un tasso di occupazione di posti letto di oltre il 110%.

Fonte: Asipress

Foto di: www.cityrumors.it

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