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Amianto a Casinelli: dall’Arta tecnici specializzati

E' già arrivato in loco un team di esperti, dal Centro regionale di eccellenza di Teramo. Il direttore dell'Arta Abruzzo: "Abbiamo prelevato un campione di aria nei giorni immediatamente seguenti al rogo attraverso delle pompe, ma non abbiamo ricercato amianto, bensì altri inquinanti. Nessuno deve dirci come fare il nostro lavoro".

Sono già arrivati e, attualmente, all’opera esperti dal Centro regionale di riferimento per l’Amianto di eccellenza di Teramo che si occuperanno espressamente di verificare la presenza e lo stato dell’Eternit presente nella struttura divorata dalle fiamme lo scorso 15 luglio, nel Nucleo Industriale di Avezzano. Nella giornata di oggi, i tecnici non si stanno occupando della rilevazione aerea della presenza di fibre di Amianto, ma si stanno concentrando sull’individuazione di lastre in Eternit nella struttura andata in fiamme alla metà del mese scorso, per avere conferma della presenza e della sussistenza della sostanza.

Parliamo del Centro di riciclo di Casinelli, presente in città sin da quando era sindaco Mario Spallone: una tragedia di fuoco lo ha ridotto in cenere. Il comando della Polizia Locale della città ha confermato, però, nella giornata di ieri, alla nostra Redazione la presenza di un tetto in amianto. Le pompe utilizzate nelle settimane scorse dai tecnici dell’Arta hanno permesso di intrappolare un determinato volume aereo che ha dato modo ai tecnici di verificare la presenza di inquinanti oggetto di ricerca, ma non l’amianto, perché non era all’epoca materia di indagine, così come ricordato dal direttore dell’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente.

“In questi giorni andremo a verificare se sono presenti nell’aria le fibre di amianto frutto dello sfaldamento della struttura e, quindi, disperse. Noi abbiamo a disposizione le migliori professionalità dal punto di vista chimico-ambientale nell’Arta Abruzzo che si sono già adoperate per il caso specifico. Proprio oggi una squadra sta verificando se effettivamente c’è dell’Amianto nella struttura, perché fino ad oggi noi non ne abbiamo la verifica definitiva. – avverte il direttore dell’ente pubblico regionale Maurizio Dionisio – Se dovessimo trovare amianto bruciato, ne verificheremo lo stato con una campionatura ad hoc e, solo a quel punto, potremo monitorare la presenza delle fibre nell’aria”. Oggi, quindi, si sta dando luogo ad un’indagine preliminare.

Il Centro Regionale di Riferimento per l’Amianto è ubicato nel Distretto provinciale di Teramo ed esegue la determinazione qualitativa e quantitativa di amianto in campioni in massa mediante spettroscopia infrarossa a trasformata di Fourier (FT –IR), la determinazione quantitativa delle concentrazioni di amianto crisotilo in campioni di terreno mediante spettroscopia infrarossa a trasformata di Fourier (FT –IR), la determinazione quantitativa delle concentrazioni di fibre aerodisperse in ambienti di vita e di lavoro mediante la tecnica della microscopia ottica in contrasto di fase (M.O.C.F.) e l’identificazione qualitativa delle fibre di amianto mediante la tecnica della dispersione cromatica in microspia ottica (M.O.L.P.).

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