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Agricoltura Abruzzo, Pepe: “A rischio 43 milioni di euro”

Il vice capogruppo regionale del Pd: "Con il 49,46% di spesa complessiva sostenuta siamo infatti i terzultimi in Italia"

Sono 43 i milioni di euro che l’Abruzzo rischia di dover restituire all’Europa se non verranno erogati entro fine anno e questo ci pone di nuovo sotto ‘pericolo disimpegno’ con la perdita dei fondi europei destinati allo sviluppo rurale. Con il 49,46% di spesa complessiva sostenuta siamo infatti i terzultimi in Italia e il confronto con altre regioni “in transizione” è impietoso: il Molise è al 72,24% e la Sardegna al 71,44, solo per fare un paio di esempi, e tutto questo mentre la Giunta Regionale si accapiglia e litiga su questioni che, francamente, hanno ben poco interesse per i cittadini”.

Questo è quanto afferma il consigliere e vice capogruppo regionale del Pd Dino Pepe a commento dell’avanzamento della spesa dei fondi del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) destinati all’Abruzzo.

“Dobbiamo ancora una volta constatare che ogni pezzo del mondo agricolo della nostra regione è in affanno per l’inadeguatezza di fondo dell’assessore Imprudente e del presidente Marsilio”, incalza Pepe.

“Il PSR è solo la punta dell’iceberg, basti pensare ai problemi mai affrontati, in questi 30 mesi, come i danni causati dalla fauna selvatica, come anche gli aiuti mai arrivati ai produttori del latte e agli imprenditori degli altri comparti. Ultimo disastro in ordine cronologico è dato dal clamoroso flop dell’Abruzzo sui fondi del Recovery Plan destinati alle risorse idriche in agricoltura dove la nostra regione non ha prodotto alcun progetto capace di rispettare i criteri di ammissibilità con la conseguenza di non partecipare al riparto dei circa 2 miliardi di euro disponibili”. “Tra le questioni mai affrontate – prosegue il Vice Capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale – quella legata all’organizzazione degli uffici regionali è forse la più emblematica: il Dipartimento Agricoltura ha una carenza di organico preoccupante! Sono 70, infatti, le unità di personale andate in pensione e mai sostituite. La Giunta Marsilio non ha mai predisposto un turnover e questo ha di fatto paralizzato ogni attività. Sono mesi che non vengono pubblicati nuovi avvisi: le istruttorie dei bandi scaduti stentano a partire o comunque hanno ritardi di anni e l’avanzamento della spesa, che poi è determinate per evitare il disimpegno dei fondi europei, è praticamente ferma. Si sottraggono poi risorse importanti agli agricoltori per pagare prestazioni come, ad esempio, l’assistenza tecnica e altre consulenze”.

“È utile ricordare che, negli ultimi due anni, il disimpegno dei fondi del PSR è stato evitato solo grazie ed esclusivamente al lavoro della passata Giunta in quanto, nel 2018, siamo riusciti, attraverso una costante attività data da una programmazione ben definita, ad erogare oltre 15milioni di euro in più della spesa complessiva imposta all’Abruzzo dall’Europa, e questo ha determinato, a cascata, benefici oggettivi, per la Giunta Marsilio per gli anni 2019 e 2020. In sostanza il disimpegno è stato evitato grazie al lavoro svolto fino al dicembre 2018 per il quale ringrazio il Dipartimento Politiche Agricole della Regione. Il comparto agricolo – conclude Dino Pepe – è quello che più ha patito la superficialità e l’approssimazione con cui la destra sta governando la Regione, i prossimi mesi saranno fondamentali per la nostra economia, ma per agganciare la ripresa serve un cambio di passo, cosa, che al momento, non sembra interessare troppo Marsilio ed Imprudente impegnati a difendere gli interessi dei loro partiti politici”.

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