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Accoltellamento a Pescara, i vicini di casa: «Lei una ragazza stupenda, lui un bravo padre»

Si erano lasciati solo qualche giorno fa. La 26enne, evidentemente timorosa, si era fatta accompagnare dalla madre e da un’amica che però erano rimaste fuori di casa. All’interno dell’abitazione, tra la coppia, è scaturita una lite per il possesso di un tablet rivendicato da lui e di un computer reclamato da lei. Il suo ex compagno, Davide Troilo, 32 anni, che gestisce una piccola ditta per il montaggio degli ascensori, rimasto ferito durante la colluttazione mortale solo per la dona, è stato, poi, ricoverato in ospedale.

La prognosi è di 15 giorni e l’uomo, arrestato, è piantonato dai carabinieri. Proprio ieri, la giovane si era recata nell’abitazione dove i due vivevano da circa tre anni per riprendere alcune cose.

Stando a quanto riferito dall’uomo al pm Silvia Santoro e raccontato ai cronisti dall’avvocato del 32enne Davide Antonioli, i due sarebbero finiti a terra dopo spinte reciproche. Poi la giovane avrebbe preso un coltello e si sarebbe ferita al collo, sostenendo di non farcela più, gesto successivamente emulato dall’ex convivente.

Poco dopo la donna, sempre stando al racconto dell’uomo, gli avrebbe sferrato una coltellata all’addome e l’ex compagno, per reazione, l’avrebbe colpita al collo e al corpo per poi finire entrambi sul pavimento.

All’uomo, che non ricorderebbe altro, è stato sequestrato il telefono cellulare e, da quanto si è appreso, tra i due non ci sarebbero mai stati pesanti litigi. Nel corso dell’interrogatorio l’arrestato, anche se abbastanza lucido, è apparso tremante, ha pianto, e ha sostenuto che voleva bene a Jennifer e di essere all’oscuro del suo decesso. L’allarme è stato lanciato da un vicino di casa che ha sentito le urla della madre della vittima. A condurre le indagini sono i carabinieri del nucleo investigativo di Pescara, coordinati dal maggiore Massimiliano Di Pietro.

LE REAZIONI A SEGUITO DELLA VICENDA – «Non conosco elementi per pensare che la maltrattasse. Secondo me era ossessionato da lei. Si era anche tatuato il suo nome sul braccio». Così uno dei migliori amici di Jennifer Sterlecchini, la 26enne uccisa da Davide Troilo, 32 anni, suo ex compagno.

«Una ragazza stupenda – ci tiene a sottolineare un vicino di casa – una famiglia perbene, non so come si possa arrivare a una cosa del genere, con tanta ferocia». Davide Troilo ha un figlio, avuto con un’altra donna. Sia lui sia Jennifer hanno perso il padre; pochi giorni fa è morto anche il nonno del 32enne.

«E’ un bravo padre – afferma una donna che abita di fronte alla casa in cui si è consumato il delitto – una persona che lavora, un bravo ragazzo, lo conosco da quando era piccolo. Non riesco a credere sia stato lui».

Fonte: Agi

Foto di: Live Sicilia

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