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Abruzzo, l’INGV resiste: approvata la Legge per i contributi regionali alla sede aquilana

Ieri, 15 novembre, il Consiglio Regionale d’Abruzzo ha approvato all’unanimità la Legge, presentata dal consigliere regionale Maurizio Di Nicola, che prevede sostegno economico alla sede distaccata dell’INGV, sita in Abruzzo. La sede aquilana dell’INGV, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia era, infatti, a rischio di chiusura. Il consigliere Di Nicola, contattato dalla Redazione di InfoMediaNews, ha spiegato, a 360 gradi, la situazione riguardante i fondi destinati all’INGV.

«L’INGV, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha diverse sezioni territoriali sparse in tutta Italia. Quella abruzzese, che si trova all’Aquila, è stata, negli ultimi anni, particolarmente impegnata dopo il disastroso terremoto del 2009. Dopo quel sisma, la sezione dell’INGV aquilana ha subìto un aumento del numero dei ricercatori dell’organico», afferma Di Nicola. «I lavori, portati avanti negli anni dai ricercatori, sono inerenti all’approfondimento e alla ricerca sul rischio sismico – continua il consigliere – ma, con il pericolo di chiusura della sede, anche il prosieguo degli studi era, di conseguenza, in bilico».

La regione Abruzzo, cioè, terra che, suo malgrado, ha fatto tornare attuale il tema del pericolo sismico, rischiava, quindi, di essere privata della preziosa attività di ricerca e d’informazione svolta dall’INGV. «La struttura maggiorata della sede aquilana era possibile grazie, anche, al contributo economico del Ministero della Ricerca Scientifica. Finanziamento, questo, prestato in seguito al sisma del 2009 ma, ormai, esaurito», spiega l’uomo.

Logico, dunque, il rischio di chiusura dell’INGV abruzzese. «Poiché il solo Istituto Nazionale non era in grado di avere completamente a carico le spese di un numero tanto alto di ricercatori, pur indispensabili, ho presentato una proposta di Legge che prevedesse un contributo pari a 210mila euro annuali, tale da garantire copertura economica al centro per i prossimi 3 anni», informa Di Nicola. Fondi preziosi e imprescindibili, sono questi, atti a consentire la prosecuzione delle attività di ricerca come «mappatura, verifica del rischio sismico ed, inoltre, studi di geofisica funzionali a mitigare i rischi».

Ma cosa si intende nell’espressione ‘mitigare i rischi’? «È presto detto: i morti non li fa il terremoto, li fanno gli edifici che crollano quando si verifica un episodio sismico», continua il consigliere regionale. «Gli studi dell’INGV sono importanti proprio perché permettono di individuare le zone rosse, ovvero quelle a più alto rischio sismico. Solo attraverso approfondimenti di natura tecnica si possono mettere coloro che costruiscono, nelle condizioni di farlo nel miglior modo possibile; adottando le misure precauzionali necessarie nel caso di costruzioni in zone altamente sismiche»

L’approvazione della Legge, quindi, è fondamentale: dimostra la volontà da parte del direttivo Regionale di garantire, al contempo, la sicurezza e la giusta informazione ai suoi cittadini. «L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, adesso, presenterà un programma di lavoro per il triennio prossimo, progetto in continuità con i risultati precedentemente raggiunti, portando avanti la mappatura e lo studio del territorio regionale». «Acquisiti tutti i dati necessari – conclude Maurizio Di Nicola – la Regione e l’Istituto Nazionale li metteranno a disposizione di tutti. Sostanzialmente, i dati verranno messi a disposizione di tecnici, che, in questo modo, potranno fare le loro considerazioni nei progetti di costruzione di edifici, e delle amministrazioni pubbliche locali, cosicché, nell’elaborazione dei loro piani di Protezione Civile, potranno tenere conto dei risultati acquisiti in merito alla concentrazione dell’attività sismica».

Grazie alla Legge fresca di approvazione, quindi, verrà mantenuta la presenza di un Ente di Ricerca in una regione critica come l’Abruzzo. Si tratta di un’importante risposta, da parte dei rappresentati politici regionali, alla crescente necessità di sicurezza, scaturita in seguito ai recenti fenomeni sismici che hanno colpito il Centro-Sud Italia.

 

Foto di : www.notiziedabruzzo.it

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