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Abruzzo: 16 milioni di euro dalla Giunta regionale per le aree di crisi non complesse

Un faro acceso sulle aree di crisi non complesse con finanziamenti in conto capitale in favore di quelle imprese che vogliono investire sul territorio. È il punto centrale dell’Avviso che la Regione Abruzzo pubblicherà domani sul Burat nell’ambito del Por Fesr 2014-2020. A disposizione delle imprese ci sono 16 milioni di euro che sono stati suddivisi nelle 9 aree di crisi non complesse individuate dalla Giunta regionale lo scorso novembre.

«Questo bando sulle aree di crisi non complesse – ha spiegato il vicepresidente Giovanni Lolli – apre la strada a quelle imprese, già esistenti e di nuova costituzione, che vogliono investire su aree in particolare difficoltà. Queste aree sono state destinatarie di risorse che sono state divise secondo criteri oggettivi, senza alcuna nostra discrezione. L’agevolazione che abbiamo previsto nell’Avviso per le imprese – prosegue Lolli – è costituita da un contributo in conto capitale sulla spesa ammissibile per progetti da 50 a 200 mila euro, cosiddetto in de minimis».

L’intervento previsto dalla Regione nell’ambito del Fesr si va ad aggiungere a quello nazionale, previsto sempre per le aree di crisi, finanziato dalla legge 181 per progetti superiori a 1,8 milioni di euro e gestito da Invitalia. «L’Avviso – aggiunge il Vicepresidente – prevede investimenti anche su innovazione e ricerca e, elemento nuovo, anche per adeguamento sismico». La pubblicazione del bando sulle aree di crisi ha dato la possibilità a Lolli anche di spiegare lo stato di attuazione del Fesr 2014-2020.

«Sul Fesr stiamo rispettando i tempi di attuazione che abbiamo condiviso con l’Europa. Nessun ritardo e le cifre lo confermano: nell’ambito della Ricerca e delle aree di crisi abbiamo messo a bando 36 milioni di euro. Sono prossimi i bandi relativi al credito, che poi rappresenta insieme alla Ricerca e aree di crisi il terzo settore individuato sul quale abbiamo deciso di intervenire in fase di programmazione Fesr».

Anche su questo bando è prevista premialità per quelle aziende che hanno aderito alla Carta di Pescara. «A sei mesi dalla sua adozione – ha ricordato il capo Dipartimento Lavoro e Sviluppo economico, Tommaso Di Rino – la premialità della Carta è stata prevista in numerosi bandi Fse e Fesr che hanno impegnato 43 milioni di euro. Mi sembra – ha concluso Di Rino – che la scelta della Giunta regionale di agevolare la cosiddetta industria sostenibile non lasci spazio ad equivoci».

Le candidature da parte delle aziende possono essere presentate fino al 28 giugno. Ecco l’elenco della aree di crisi finanziate: Teramo (3 milioni), Avezzano (3,250 mln), Sulmona (1,6 mln), Penne (1,2 mln), Chieti (3,5 mln), L’Aquila (2,5 mln), Giulianova (460 mila), Vasto (360 mila) e Ortona (80 mila).

 

 

Foto di: cityrumors.it

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