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A Trasacco l’elezione della nuova Commissione Pari Opportunità, ma l’Opposizione si astiene

Iniziative di spirito, manifestazioni di sentimento ed azioni iperpositive: questo è il senso ultimo e il fine primo di un ente posto a metà strada, per la sua peculiare natura, tra la forma di un’istituzione e l’energia del volontariato. Un ente, questo, voluto dal popolo per il popolo, ma tutto al femminile. Era l’ultimo punto all’ordine del giorno da discutere in seno al Consiglio comunale odierno, in quel di Trasacco, ma non per questo meno saliente o importante. Esso ha riguardato, espressamente, la nascita ufficiale della nuova compagine femminile della Commissione Pari Opportunità locale. Un ente, al netto dei fatti, di mero potere consultivo nei confronti dell’assise.

«L’auspicio è che le nuove componenti, dieci in tutto per regolamento, compiano gli stessi passi della Commissione precedente, insediatasi nella passata Amministrazione, lavorando sodo per abbattere le divergenze sociali e per stare accanto dei più deboli, perorando le cause portate avanti per il bene del progresso», così il saluto del presidente del Consiglio comunale, Guido Venditti, a mo’ di prologo dei lavori del Consiglio odierno. E’ toccato, poi, alla consigliera comunale Rosa Del Roscio illustrare il punto all’ordine fissato nel consesso, riguardante la nascita del nuovo schieramento ‘in rosa’. «Il Comune di Trasacco – ha asserito – ha istituito questa Commissione durante un Consiglio comunale della passata Amministrazione, sempre a guida del sindaco attuale Mario Quaglieri. Correva l’anno 2012. La Commissione nacque con una delibera votata all’unanimità ed entrò, successivamente, a pieno regime nel febbraio del 2013, quando, cioè, venne nominata effettivamente. – ha detto – La Commissione, dal canto suo, si rende attiva sul territorio proprio con lo scopo di difendere tematiche legate alla parità di genere, alla tutela delle vittime di violenze, alla lotta contro le discriminazioni o i problemi sociali in generale, connessi allo spettro della non uguaglianza, sempre nel massimo rispetto di ciascun individuo. Questa particolare Commissione – ha aggiunto poi la consigliera relatrice – ha un senso reale e tangibile: dovrà, cioè, operare, a partire da questo momento in poi, grazie anche alla parallela partecipazione di due consiglieri comunali, uno di Maggioranza ed uno di Minoranza, per 365 giorni all’anno e non solo nelle date canoniche della lotta in rosa, previste da calendario, come l’8 marzo o il 25 novembre». E fin qui, tutti d’accordo in assise. La miccia del No, però, si è accesa, in Consiglio comunale, nel momento in cui l’Amministrazione nel suo complesso, formata, cioè, da Maggioranza e Minoranza, si è trovata tra le mani ben 11 candidature a fronte di soli 10 posti vacanti e da ricoprire per la creazione della suddetta Commissione, sempre per regolamento. A monte della questio, è stato, di fatti, indetto, tempo fa, un avviso pubblico rivolto alle donne del territorio. Da regolamento si possono eleggere solo dieci commissarie, così come da dettato dell’atto votato in Consiglio. L’Opposizione, però, dal canto suo, ha avanzato, durante l’assise, la proposta di tentare di inserire anche l’11esima candidata, in questo caso esclusa per elezione nominativa, poi avvenuta, cercando di trovare, magari, un giusto compromesso e «provando, pur conoscendo bene il dettato del Regolamento, ad andare oltre la carta vigente stessa, dando, in questo modo, eguale opportunità a tutte e quindi lo stesso trattamento, non escludendo nessuno, anche perché si tratta di un ente teso a promuovere la parità e la stessa ‘altezza’ nelle questioni sociali».

IMG_9652Alla votazione segreta, valida per l’elezione delle dieci donne membro della Commissione Pari Opportunità hanno, quindi, preso parte solo i componenti della Maggioranza guidata dal sindaco Quaglieri. L’Opposizione, in blocco, si è astenuta dalla votazione, rifiutandosi anche di ricevere gli stessi fogli di carta sui quali iscrivere i nomi delle dieci prescelte, in base ai vari curriculum presentati e pubblicati sul sito istituzionale del Comune. «Non ci assumiamo – hanno detto – la responsabilità sulle nostre spalle di escludere una candidata dal gruppo che andrà a costituire la Commissione in questione». Questa la motivazione addotta dai consiglieri di Minoranza del Comune di Trasacco: Gabriele Oreste Fosca, Elena Carusi, Silvana Salvi e Pasquale Cambise.

Le commissarie, infine, sono state regolarmente nominate dal sindaco Mario Quaglieri, nonostante l’astensione dei quattro consiglieri di opposizione. Loro saranno: Ilaria Paletti, Mariangela Sciarretta, Maria Giuliani, Sara Di Salvatore, Mersia Angelini, Marika Presutti, Silvana Colella, Annalisa Cambise, Assunta Gaetani e Raffaella Palmisano. Toccante, infine, la testimonianza della consigliera comunale Elena Carusi, spettatrice diretta, poiché soggetto primario e attivo, di un caso di vessazione subita sul luogo di lavoro da parte di un’autorità maschile. «Io, vicina da tutta una vita nelle forze di Polizia, corpo che, peraltro adoro di cuore, sono stata oggetto di mobbing da parte di un mio superiore. E’ una storia che racconto spesso perché rende effettivo il senso di come le donne, negli anni, abbiano dovuto sempre lottare il doppio per imprimere sé stesse nella società. Tutte noi abbiamo, infatti, avuto delle esperienze negative sul luogo di lavoro e tutte noi dobbiamo essere in grado di capire che, malgrado tutto, occorre continuare a camminare decise per la nostra strada, anche, molto spesso, a costo di rimetterci il posto di lavoro. Io, da Cagliari, – ha aggiunto – me ne sono andata perché non sarei riuscita a sopportare a lungo quel clima di tensione e di pesantezza psicologica. Mai sentirsi costrette e ammanettate mentalmente, soprattutto sul posto in cui si opera. Viva le donne».

 

 

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