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A Cese, la via del latte a (s)passo con il tempo

Il passato torna, anche questa volta, a regalare lezioni ed insegnamenti di vita gratuiti a chi non ha avuto proprio il tempo di conoscerli o a chi ne sente una forte nostalgia. Arriva in soccorso, dunque, l’Associazione Mapuche che vuol mettere tutti alla pari, rievocando, per questa specifica occasione, la vecchia ‘via del latte’ da Cese al Salviano.

Si terrà il giorno 29 ottobre prossimo, infatti, una giornata interamente dedicata alle tradizioni passate. Un evento che rientra nel programma dell’Open Day Abruzzo grazie al supporto di Terrextra – Dmc Marsica. L’iniziativa farà la sua prima esposizione in vetrina e si colorerà di tutte le più divertenti, e, al tempo stesso, costruttive esperienze montane e non solo.

Un modo, questo, ideato per far sì che anche i più piccini riescano a prendere domestichezza con i lavori manuali, i quali, vanno pian piano scomparendo. Le vere protagoniste della mattinata saranno, infatti, le amiche mucche che si presteranno ad essere munte da veri esperti, i quali daranno anche dimostrazione di come si possono ricavare, attraverso un’accurata lavorazione, differenti prodotti alimentari.

via-lattea-dentroTutti i partecipanti all’evento, in seguito, avranno l’opportunità di ripercorrere la famosa ‘via del latte’, ma non si tratterà, di certo, di una tipica passeggiata illustrativa. L’Associazione Mapuche, infatti, si è procurata tutto il necessario per riproporre una veritiera scena storica, con vestiti ed attrezzature tradizionali. E’ proprio questo il caso di dire che un pezzo di storia avrà l’opportunità di tornare nel presente. Una scenografia vissuta pienamente in cui, i visitatori, potranno immergersi e sentirsi, essi stessi, veri e propri antichi lattai.

Dopo aver camminato sulla strada, che i nostri cari antenati di Cese percorrevano per andare a vendere il latte sul Salviano, la giornata continuerà all’insegna della buona educazione con un pranzo a chilometro 0 presso la Chiesa Vecchia di Cese. Tutti i prodotti tipici provenienti dal territorio, avranno, dunque, il compito di riempire lo stomaco di chi, nella mattinata, avrà già riempito di nozioni la propria mente e di interessanti curiosità il proprio cuore.

Nel pomeriggio non ci si arresterà e, infatti, avranno luogo sia la rappresentazione della tecnica casearia, che l’esposizione degli attrezzi della civiltà rurale, per finire con memorie e giochi di un tempo. Il presidente dell’Associazione Mapuche ci tiene fortemente a sottolineare: «Tutti i nostri eventi sono aperti ad intere famiglie ma, soprattutto, ai bambini che hanno la voglia di curiosare nel passato e di imparare ciò che non sono abituati a vedere quotidianamente».

L’Associazione Mapuche, dunque, risulta essere un vero e proprio intermediario, il quale non vuol lasciarsi sfuggire nessuna occasione da condividere con chi mostra la passione e con chi apprezza anche le piccole cose. Il prossimo 29 ottobre sarà, quindi, un trampolino di lancio per continuare ad insegnare quello è che stato, fino a qualche tempo fa, il tran tran dei cari nonni.

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