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A Capistrello la cultura della verità scaccia le bufale d’autore

Il tempo scorre, e, con esso, la società cambia il suo modo di approcciarsi alla vita. Viviamo tempi strani, tempi  in cui la realtà pare non essere più ciò che accade, ma diventa quella che raccontano i media. Televisioni o social, non fa differenza, dovunque siano accesi una telecamera o uno smartphone, sono le immagini e i suoni a delineare i contorni della post-informazione. Ognuno può trasformarsi  in reporter, basta che sia al centro della notizia.

La diffusione degli strumenti che ci permettono di condividere i fatti e le notizie senza il filtro dei media ufficiali pone paradossalmente un problema di veridicità delle informazioni, in un contesto un cui non si riesce più a distinguere il vero dal falso. In questo gioco di specchi diventa sempre più difficile discernere il vero dal falso e non si riesce più a capire se sia il medium a costruire la notizia falsa o esso stesso sia vittima inconsapevole, tirata in ballo a fare da cassa di risonanza alla disinformazione.

Le post-verità, ovvero le verità edulcorate, addomesticate, le mezze verità, sono, secondo Pitruzzella, presidente dell’Antitrust , il vero carburante del populismo e minacciano seriamente la democrazia. Per questo propone l’istituzione di un’agenzia con il compito di smascherare le notizie false su internet. A Pitruzzella risponde Grillo che tuona contro i media ufficiali definendoli fabbricatori di notizie false e propone a sua volta una giuria popolare per verificare la veridicità delle notizie. A quando un ministero della Verità?

Perché tanta attenzione sul tema della comunicazione da parte delle istituzioni e della politica? Qual è lo scopo del controllo dell’informazione? Qual è il ruolo dei social nella formazione dell’opinione pubblica? Come si forma una coscienza collettiva? Quanto incide la cultura sulla capacità di analizzare di una notizia? Come leggere la realtà e farsi un’opinione propria se le notizie sono manipolate?

Questo il tema del prossimo Caffè Letterario Itinerante che riprenderà il cammino il prossimo 18 febbraio alle ore 16.00 dal Bar Alessia, di Tony Orlandi, in via Regina Margherita a Capistrello. Sarà l’occasione per approfondire e dibattere l’argomento attraverso la lettura di qualche passo dei libri proposti

  • 1984 (George Orwell)
  • Fahrenheit 451 (Ray Bradbury)
  • Bel Ami  (Guy de Maupassant)
  • The Widsom of truth (Rav Yehuda Ashlag)
  • Così è, se vi pare (Luigi Pirandello)

Tutte opere legate ad un filo comune che è il dilemma sull’esistenza della verità assoluta rispetto alle molteplici verità di comodo. I Libri sono stati indicati da altrettanti partecipanti che ne illustreranno le trame e i punti salienti. L’evento si preannuncia veramente interessante, non mancate.

Foto di: AiLat

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