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1-0 sul campo di Prima del Bugnara: domenica a tinte grigie per la Plus Ultra, «Ora testa bassa e torniamo a pedalare»

Si è appena bruciata, cotta, mangiata e consumata la 20esima Giornata del Campionato di Prima Categoria, Girone A, allo stadio comunale di Bugnara, squadra peligna, che ha affrontato, oggi, a viso aperto, la diretta avversaria (notati i punti in classifica), ossia la Plus Ultra di Trasacco. Una partita che non ha visto tiri di grido in porta, prestazioni gustose e vittoriose, ma solo tanta difesa in campo e qualche spinta in avanti. 1-0 il risultato finale, a svantaggio dei trasaccani; come a dire: non può andare sempre bene e non tutte le ciambelle riescono, alla fine, con il buco. E il buco nella rete, questa volta, è stato dettato da una scelta arbitrale, per un fallo segnalato nell’area di rigore al 90esimo minuto, quindi alla fine. Uno 0-0, perciò, mantenuto per tutto il match.

Ma a questo punto dei giochi, si ci poteva accontentare di un pareggio, che poi non c’è stato effettivamente? «E’ stata una partita molto dura, – conferma il team manager della squadra di Trasacco, Cristian Di Salvatore – anche perché si percepiva nell’aria, l’odore d’importanza di questa gara fra squadre che si trovano vicinissime in classifica; questi sono campi caldi, è vero: non scordiamoci che il Bugnara si trova proprio alle nostre spalle, in posizione. E’ stata, comunque, una partita – avverte ancora Di Salvatore – ben giocata da noi, nonostante qualche rimaneggio della rosa in campo. Alla fine, abbiamo sfiorato più volte il vantaggio durante i 90 minuti di gioco. Ma, come ciliegina amara sulla torta tonda del calcio,  è arrivata la brutta notizia». Chiamasi sconfitta per un calcio di rigore assegnato all’ultimo minuto.

«Al minuto 90esimo, infatti, – racconta Cristian – l’arbitro ha dato un rigore al Bugnara per via di un fallo che, secondo me, era totalmente involontario, poiché la sfera è letteralmente rimbalzata contro il braccio di un nostro giocatore. Però ci prendiamo anche queste decisioni;  la scelta del rigore si poteva anche evitare, a nostro avviso. La rete del vantaggio è stata segnata, per il Bugnara, da Andrea Crugnale, il loro capitano».

La classifica del Campionato, quindi, subisce, a questo punto dei fatti, qualche variazione. La Plus Ultra, ad esempio, non è più a pari punti con il Celano Calcio. Si rimescolano, perciò, le carte sulla tavola, anche se, alla fine, le figure di ‘punta’ sembrano essere sempre le stesse. Alla 19esima Giornata, la Plus Ultra aveva battuto per 2-1 il San Francesco Calcio. Oggi, invece, i ragazzi di Trasacco giocavano fuori casa. Biancocelesti contro rossoblù ed ecco fatta la pizza (senza sale) di questo 3 febbraio. Bottino assai magro per gli 11 con il Plus in più, e la classifica ricomincia a parlare una lingua diversa. «Il Bugnara si avvicina alla nostra posizione in classifica. – commenta Di Salvatore – Sopra di noi, verso il tetto di Prima Categoria, per questa ventesima Giornata, hanno vinto tutte le squadre più in alto, quindi si distaccano un poco dal nostro punteggio finale. Inutile non ammetterlo: queste domeniche, sul campo in pozzolana bianca, sono tutte agguerrite: in questo caso, ci poteva stare anche il pareggio, peccato per la sconfitta giunta proprio verso il fischio finale. Il calcio, in fondo, è bello anche per questo». Lo scontro, di fatti, riguardava due squadre vicinissime in classifica, una un po’ più in su dell’altra, quindi le forze dispiegate in campo avevano entrambe fame e sete di risultati, anche perché la Plus Ultra è in zona play off, il Bugnara no. La prossima domenica del mondo del Calcio, invece, mostrerà le tinte forti e accese di Plus Ultra contro San Pelino «Ora – conclude Cristian – si andrà, di volta in volta, a giocare contro chi si deve salvare, chi vuole fare bella figura o chi vuole semplicemente e giustamente reagire per cercare di portare a casa qualche punto in più, perché davvero ogni squadra ha un proprio obiettivo da agguantare. Cercheremo, in settimana, di recuperare qualche giocatore. Ora tocca rimettere la quinta, correre a testa bassa e pedalare. Il successo di una scalata, in fondo, si vede alla fine, dal colpo d’occhio del panorama».

Foto scattata sul campo 

Notizia a cura dell’addetta stampa Mersia Angelini 

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